
Fingono di essere il figlio, settantenne raggirata con messaggi e pagamenti elettronici
Una donna di circa settant’anni residente a Tarquinia è stata vittima di una truffa online, condotta tramite messaggi WhatsApp da un numero sconosciuto. I truffatori si sono spacciati per il figlio della vittima, raccontandole la rottura del cellulare e chiedendole aiuto economico per urgenti pagamenti. L’anziana, in buona fede, ha effettuato versamenti per un totale di circa 3.000 euro, utilizzando Mooney, Postepay e un bonifico estero poi bloccato dalla banca.
La denuncia e le indagini del commissariato di Tarquinia
Solo in serata, dopo aver contattato il vero figlio, la signora si è resa conto del raggiro e si è rivolta agli agenti del commissariato di Polizia di Tarquinia. Gli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno avviato accertamenti sui movimenti finanziari e sui dati anagrafici legati alle carte utilizzate dai truffatori.
Identificate due donne: segnalate per truffa aggravata
L’attività investigativa ha portato all’identificazione delle due intestatarie delle carte prepagate utilizzate per ricevere il denaro: una cittadina rumena di trent’anni residente a Taranto e una donna italiana di sessant’anni residente a Napoli, entrambe con precedenti per reati simili. Entrambe sono state segnalate all’autorità giudiziaria e dovranno rispondere del reato di truffa aggravata in concorso.
