#Viterbo2018: “Un dovere e privilegio occuparsi della città”

Riceviamo e pubblichiamo

Ho deciso di partecipare a questa competizione elettorale perché penso che sia quasi un dovere (ed eventualmente sarà un privilegio) potersi occupare delle “cose” che fanno parte della mia vita quotidiana: si tratta infatti di poter dare un contributo alla città in cui vivo fin da bambino e dove vivono i miei cari. Conosco bene Luisa Ciambella e so quanto lei abbia a cuore Viterbo e possegga le capacità e la passione per poter amministrare al meglio questa meravigliosa città. Da più di trenta anni svolgo la mia attività presso l’Università in cui ho ricoperto nel tempo vari ruoli in ambito tecnico/scientifico. Oggi faccio ricerca ed insegno materie nel settore agroalimentare agli studenti. Negli anni trascorsi presso l’Università, oltre alla mia professione, ho potuto conoscere e potermi occupare di differenti temi di interesse collettivo, molti di questi per me formativi, riguardanti i settori sociali, culturali, sportivi e ricreativi. Ciò è stato possibile in quanto per 18 anni sono stato responsabile del Circolo Ricreativo e, successivamente, a partire dalla sua istituzione e fino ad oggi, attraverso la mia attiva partecipazione al Sistema Welfare di Ateneo. Queste impegnative, ma ricche esperienze realizzate a contatto con giovani universitari, colleghi di lavoro e loro famiglie mi hanno permesso di conoscere ed interessarmi di aspetti e problemi di vario genere che fanno parte della nostra vita: a partire dal riscontro delle sempre maggiori difficoltà economiche vissute da un numero crescente di famiglie, alle complessità di natura sanitaria, piuttosto che alle difficoltà relative all’inclusione sociale, culturale, etnica o di genere. Ho potuto confrontarmi inoltre sulle oggettive difficoltà che talvolta si presentano nel quotidiano, come ad esempio: i disagi vissuti da molte persone (studenti in particolare) per l’accesso agli affitti come, d’altra parte, la ormai inderogabile necessità di migliorare i trasporti pubblici urbani ed extraurbani per portarli a livelli standard più adeguati alla città ed al territorio, ed ancora, la garanzia della tutela della sicurezza dei cittadini nei luoghi comuni, piuttosto che l’importanza della creazione ed il sostegno di “attività e spazi aggreganti” destinati alle iniziative culturali, sportive e ricreative. Oggettivamente, è certamente possibile contribuire a migliorare la situazione attuale ….. Anche per il nostro prezioso patrimonio ambientale (gestione degli spazi verdi e delle aree urbane, qualità dell’aria, gestione dei rifiuti), sportivo (disponibilità ed riorganizzazione di centri sportivi pubblici e privati) e per l’incentivazione del turismo culturale e di massa possiamo e dobbiamo fare di più. L’esempio da seguire proviene da alcune città non molto distanti dalla nostra – per l’organizzazione strutturale e la ricettività turistica cito ad esempio Orvieto e Siena che hanno parecchie affinità storico/culturali con Viterbo – che attraggono molta gente grazie ad una serie di differenti iniziative storiche, artistiche, culturali e sportive accompagnate da promettenti ed allettanti proposte di itinerari enogastronomici. A mio parere, ciò può essere realizzato anche a Viterbo, con un minimo sforzo, condividendo ed utilizzando al meglio contributi e competenze eccellenti di realtà pubbliche e private già presenti sul nostro territorio e, ad oggi, solo marginalmente coinvolte (collaborazioni con Università, Beni culturali, associazioni, enti, circoli, ecc.). E’ a partire da queste esperienze e convinzioni che ho deciso di presentare la mia candidatura al Consiglio Comunale e, attraverso il vostro sostegno, mi auguro che sarà possibile dedicare il mio impegno alla città.

Rinaldo Botondi