La quiete prima della tempesta

Allo scoccare della mezzanotte di ieri, venerdì 4 maggio, è iniziato il silenzio elettorale che, nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe consentire ai votanti l’adeguata e serena riflessione sulla preferenza da esprimere nell’imminente consultazione per l’elezione diretta del sindaco e dei consiglieri comunali.

È finita, quindi, la lunga campagna elettorale che ha visto impegnati i sette candidati sindaci e le 14 liste ad essi collegate: da ieri notte, insomma, niente più assemblee o comizi, non si può discutere in luoghi pubblici o aperti al pubblico o sui media dell’opportunità di votare per un partito o un altro, non possono essere appesi manifesti di propaganda.

I seggi tarquiniesi saranno aperti per l’intera giornata di domenica 6 maggio – dalle 8 alle 22 – e lunedì, dalle 7 alle 15. Subito dopo partiranno le operazioni di spoglio che, dato l’alto numero dei candidati e la possibilità di contestazioni, si prevedono piuttosto lunghe. Nei giorni di votazione è vietata ogni forma di propaganda elettorale nel raggio di 200 metri dai seggi. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà il 20 e 21 maggio.

Assieme a Tarquinia, sono oltre 700 i comuni i cui cittadini sono chiamati alle urne in questi due giorni: particolare interesse, per il territorio, riveste la competizione a Montalto di Castro, dove – in relazione al numero di abitanti – la legge elettorale non prevede il ballottaggio e dove, quindi, sarà eletto già in questo fine settimana il nuovo primo cittadino.

L’extra, nel rispetto del silenzio elettorale come sancito dalla legge 212 del 4 aprile 1956, oltre a non pubblicare comunicati stampa, blocca sino a martedì i commenti di stampo politico. Domenica cercheremo di aggiornarvi quanto possibile sui dati d’affluenza, mentre lunedì pomeriggio renderemo noti, man mano che saranno a disposizione, i primi dati, le dichiarazioni e le sensazioni dello spoglio.