

Riceviamo da Monica Calzolari e pubblichiamo
Il 5 dicembre 1925 moriva improvvisamente a Siena il musicista tarquiniese Giacomo Setaccioli. Era nato nel 1868 a Tarquinia, nella via che ora ne porta il nome.
Il suo innato e precoce talento fu riconosciuto dai genitori, calzolaio il padre Filippo e casalinga la madre Angela Leonardi, i quali per consentire al figlio di studiare al conservatorio nel 1879 si trasferirono con grande sacrificio a Roma. Diplomatosi nel 1886 fu poi musicista, compositore, docente e critico musicale menzionato nei principali testi di storia della musica del Novecento.
Una storia e una figura che ben rappresentano una città in cui la musica si respira e si vive in tutti i luoghi e che coinvolge cittadine e cittadini di tutte le età. Un talento e una storia che è impossibile non associare a quello di un altro musicista tarquiniese scomparso improvvisamente nel pieno della sua bella e importante carriera, Leandro Piccioni.
Come Piccioni, Setaccioli fu sfortunato, perché la morte lo colse ancora abbastanza giovane. Sfortunato, perché in quelle circostanze qualcuno pensò bene di fare sparire le partiture che egli portava sempre con sé. Un tarquiniese molto sfortunato, soprattutto, perché ignorato dai suoi concittadini che conoscono il suo nome soltanto perché a lui è intitolata la banda del paese.
Sfortunato, perché il sindaco di Tarquinia, che allora aveva la delega alla cultura, a settembre ha pensato bene di incaricare me e Piero Rosati di provvedere alla realizzazione del programma delle celebrazioni, quando già erano certamente in corso le manovre per il mio allontanamento dalla Giunta.
Sfortunato, perché per il centenario della sua morte non ci sono stati i soldi che invece ci sono stati e ci saranno per altri eventi considerati più promettenti dal punto di vista del consenso elettorale. Così il concerto che Piero Rosati ed io avevamo immaginato insieme al maestro Maurizio d’Alessandro, biografo, esecutore e promotore della musica di Setaccioli nel mondo, non ci sarà.
Io sono romana, tarquiniese di adozione e amo la musica, perciò con grande orgoglio oggi voglio ricordare Giacomo Setaccioli, nato a Tarquinia, ma romano di adozione.
