
 (a.r.) Rinaldo Santori, Presidente della Corneto, dopo la gara, non nasconde un po’ di amarezza.
(a.r.) Rinaldo Santori, Presidente della Corneto, dopo la gara, non nasconde un po’ di amarezza.
Presidente non è la prima volta che pur non demeritando la squadra perde punti.
Tanto per essere chiari, la prima cosa che ho fatto, al fischio finale, è stata quella di andare a complimentarmi sia con i ragazzi, sia con il Mister per la bella prova di carattere che oggi hanno fatto vedere sul campo. Avremmo meritato, quanto meno, il pareggio.
In effetti la determinazione non è mancata mai, ma allora cosa non è andato per il giusto verso?
Non è nel mio stile recriminare per le decisioni arbitrali perciò le spiego i motivi della mia soddisfazione: nonostante numerose importanti assenze, che in alcuni casi si protraggono oramai da mesi, questa, che è una squadra formata prevalentemente da ragazzi cresciuti nel vivaio della Corneto, con qualche innesto di esperienza, non ha mostrato mai segni di cedimento; siamo la Corneto, non molleremo fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. È questo che mi rende sereno.
E in caso di retrocessione?
La politica della società, che è quella di fare affidamento sopra tutto sui giovani, non cambierà neanche di una virgola. Ma non è ancora il momento di parlarne, adesso è tempo di perseverare sulla strada intrapresa, continuando a giocare con tranquillità, senza non mollare mai.
 
 
		
		 
	 
								