Coronavirus, a Tarquinia grazie a AGA continua il trasporto e l’accompagnamento di che deve sottoporsi a dialisi

Riceviamo dalla Cooperativa Sociale AGA e pubblichiamo

La Cooperativa Sociale A.G.A. di Tarquinia, è impegnata da oltre 10 anni nel servizio di trasporto e accompagnamento delle persone che devono sottoporsi a dialisi presso i centri dell’Ospedale San Paolo e Clinica Siligato di Civitavecchia, centro dialisi Diaverum di Ladispoli e Centro Etruria Medica di Tarquinia, servendo un territorio che comprende 8 comuni di due distinte Aziende Sanitarie (Asl RM4 e Viterbo).

 L’estensione del territorio, cosi come sopra indicato, lascia già sommariamente intravedere la complessità organizzativa e l’impiego di mezzi necessario a garantire la puntuale ed improcrastinabile presenza dei pazienti presso i centri dialisi per tre volte (e anche più) la settimana, con inizio turnazione dalle 5 del mattino fino a finire alle 23 della sera.

“Esprimo la mia più profonda gratitudine a tutti gli operatori che nonostante la difficile situazione stanno svolgendo i servizi con senso di abnegazione e professionalità”, dichiara Carlo Marcomeni in qualità di Presidente della Cooperativa.

Fin da subito ci siamo attenuti scrupolosamente alle continue normative sanitarie in fatto di contenimento e contrasto alla diffusione del virus Covid-19. Sia per quanto riguarda la dotazione al personale di D.P.I. adeguati sia per la sanificazione degli automezzi impegnati per tali servizi. Non nego, aggiunge Carlo Marcomeni, che per adottare tali procedure, la cooperativa A.G.A. ha dovuto e dovrà affrontare spese extra  economicamente ingenti, alla luce e  soprattutto al difficile reperimento del materiale che ha raggiunto cifre stellari e inoltre, in osservanza alle normative vigenti in fatto di trasporto persone (non più di 2 persone a bordo), abbiamo dovuto rimodulare  la turnazione con più personale chiamato ad effettuare  percorsi e corse maggiori del solito.

Parallelamente al servizio di cui sopra, siamo anche impegnati ad accompagnare persone che debbono in ogni modo, effettuare o seguire terapie “salva vita” in strutture specializzate di Roma, Viterbo, Siena e Grosseto.

“Diverse volte abbiamo tutti, giustamente, ringraziato il personale medico e sanitario. Ma io credo che una menzione e un sentito ringraziamento vada allo sforzo e all’impegno profuso di tante altre categorie di lavoratori che  come noi si trovano a svolgere il proprio lavoro trovandosi tutti i giorni in prima linea con modi e tempistiche diverse ma altrettanto necessarie e professionalmente importanti. Tutti esempi di come ci si può prendere cura dell’interesse generale in questa fase storica e cosi delicata.”. Vorrei che questi sforzi abbiano anch’essi il giusto riconoscimento sia da parte dei cittadini che da parte delle istituzioni.