“Dialogando a Semi di Pace in occasione del Giorno della Memoria”

Riceviamo dalla prof. Alberta Jacobini e pubblichiamo

Ore 8,30 : l’attenzione è subito catturata, la dott.ssa Fabiana Di Segni riesce quasi immediatamente a coinvolgere i ragazzi trascinandoli in un contesto diverso dall’aula scolastica, ma tremendamente tragico per la tematica proposta: la Shoah.

Toccante l’intervista di Fatina Sed, sopravvissuta ad Auschwitz nonna della dottoressa e sorella di Alberto Sed, seguita in un silenzio quasi sacrale; inedito il racconto di Fatina, calata nel ruolo di nonna bambina, estrema autodifesa per le crudeltà narrate, sembrava quasi narrasse di fatti accaduti ad altri, a lei estranei; sembrava un altro tempo, un altro luogo lontani fisicamente, ma pulsanti e laceranti nel
presente.

Era un tempo e un luogo in cui l’umanità aveva sospeso la razionalità, dimenticato la civiltà, cosciente solo di un’atrocità e di un’efferatezza senza fine, senza precedenti nella storia; quella storia che oggi si è qui a ricordare, a rammentare per evitare l’oblio, il ritorno della sopraffazione, dell’abuso, della discriminazione, dell’anacronismo, ammesso che ci sia un tempo per tali abomini.

Al termine della giornata gli alunni dell’Istituto S. Rosa di Viterbo e dell’istituto Cardarelli di Tarquinia hanno poi visitato il Memoriale della Shoah della Cittadella, guidati dal Prof. Luca Bondi, consapevoli quanto la memoria e la testimonianza siano ancora più importanti oggi per una società assorta in un presente continuo, ma che deve continuare a vigilare , perché non sempre la storia è maestra a tutti.