Governo, CNA: “Bene l’apertura alle parti sociali e la volontà di migliorare il Patto di stabilità”

Riceviamo e pubblichiamo

“Gli indirizzi programmatici illustrati in Parlamento dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, delineano l’avvio di una impegnativa e ambiziosa stagione riformatrice per favorire la crescita economica e ampliare la partecipazione dei giovani al mondo del lavoro, intervenendo già con la prossima manovra per ridurre il cuneo fiscale. Attendiamo di conoscere le misure concrete che dovranno garantire l’equilibrio tra risanamento dei conti pubblici e sostegno a politiche espansive, a partire dal calo della tassazione su famiglie e piccole imprese”. Così la CNA in una nota.

“È indispensabile – prosegue la CNA – destinare risorse e definire progetti per aprire la stagione degli investimenti, al fine di colmare il drammatico divario territoriale tra Nord e Sud e assicurare una dotazione infrastrutturale adeguata a un grande Paese industriale”.

CNA condivide l’affermazione sulla piena partecipazione dell’Italia alla casa comune europea e sulla necessità di migliorare il Patto di stabilità e crescita per sostenere gli investimenti e scongiurare effetti pro-ciclici,  nell’ambito di una riforma della governance europea finalizzata a rafforzare la coesione interna e la competitività.

L’auspicio della CNA è che gli orientamenti indicati dal presidente del Consiglio si traducano rapidamente in provvedimenti concreti, con una particolare attenzione verso il mondo dell’artigianato e delle piccole imprese, che rappresentano l’architrave del sistema economico del Paese. È urgente intervenire sulla semplificazione burocratica, sulla modernizzazione della pubblica amministrazione e sull’accesso al credito. Da valutare positivamente, secondo la CNA, la volontà, espressa dal presidente del Consiglio, di un costante confronto con le parti sociali e la determinazione ad approvare finalmente una legge sulla rappresentanza. CNA confida, infine, che la tutela delle retribuzioni dei lavoratori e la valorizzazione degli istituti del welfare e della conciliazione tra lavoro e vita privata si affermino attraverso il rafforzamento dello strumento della contrattazione collettiva.