Il lento dramma di Porto Clementino: giorno dopo giorno il mare lo consuma

Tarquinia - Porto Clementino(s.t.) Sempre peggio, mese dopo mese, giorno dopo giorno. Lo avevamo scritto lo scorso novembre, quando le mareggiate continue avevano messo a dura prova tutto il litorale delle Saline, torniamo a parlarne oggi, quando a metà inverno l’attività del mare non lascia tregua e rende ancor più vivo l’allarme.

Porto Clementino continua a perdere pezzi, e lo fa in maniera evidente, tangibile e davvero preoccupante per quel che resta della struttura, forse l’angolo più bello e suggestivo dell’intero litorale tarquiniese. Non può sfuggire, agli osservatori più attenti – e sono molti i tarquiniesi che amano intrattenersi al sole al Porticciolo o passeggiare sulla spiaggia in quel tratto di mare – come l’acqua stia inesorabilmente scavando, erodendo alla base la struttura, soprattutto sul lato ovest, quello naturalmente più esposto. Prova concreta sono i sempre più numerosi detriti  le parti della struttura staccatesi e depositatesi sulla spiaggia, pronte anch’esse ad esser pian piano consumate dall’azione dell’acqua marina.

Gli allarmi, ormai, sono una costante: c’è anche un gruppo su Facebook per tentare di sollecitare un intervento che, però, continua a non arrivare. Al di là della ricerca delle responsabilità, appare urgente individuare una soluzione per evitare un destino che – allo stato dei fatti – sembra irreparabile.