Immigrati a Tarquinia, il movimento Rinnova chiede la convocazione di un consiglio straordinario

Riceviamo e pubblichiamo

Polveriera“Alla luce delle dichiarazioni del Prefetto di Viterbo, chiediamo la convocazione di un consiglio comunale straordinario serale sul problema del campo profughi nella ex-polveriera.” Questa la richiesta del movimento politico “Rinnova” che chiede di informare la popolazione tarquiniese e fare chiarezza su una vicenda che rischia di danneggiare gravemente Tarquinia.

“Serve un chiarimento. Quello dei migranti é un fenomeno che il governo di centrosinistra non riesce più a controllare. Leggendo quanto dichiarato dalla Prefettura, si evince che la Provincia di Viterbo è stata presa di mira dal Governo Renzi: invece dei 400 extracomunitari previsti ne sono già arrivati 617 e molti altri giungeranno nella Tuscia. Inoltre, sempre leggendo quanto dichiarato alla stampa dal Prefetto, il sito della ex-polveriera di Tarquinia era in ballo addirittura da aprile. Il 20 giugno è stata fatta una riunione con i Sindaci della provincia per trovare soluzioni alternative. Perché il Sindaco Mazzola, nonché presidente della Provincia, non ha immediatamente informato i consiglieri provinciali del pericolo? Perché non ha convocato subito un consiglio comunale straordinario, in orario serale, chiamando a raccolta la popolazione tarquiniese e informandola come era suo dovere? C’era tutto il tempo per trovare una soluzione e impedire l’arrivo dei migranti in una struttura che non è idonea, o che comunque sarà resa idonea spendendo tanti soldi dei cittadini, mentre a Tarquinia sono oltre 250 le domande delle famiglie italiane in difficoltà che chiedono una casa popolare. Preoccupante, infine, la notizia dell’invio, da parte di un’associazione di categoria, di una lettera per saggiare la disponibilità all’accoglienza dei migranti negli alberghi e negli agriturismi tarquiniesi. Una città che vive di turismo non può che rimanere sbigottita di fronte a questa eventualità, che diminuisce fortemente la capacità ricettiva.”