La guerra del DiVino Etrusco: Mazzola all’attacco di Serafini

Riceviamo e pubblichiamo

Caro sindaco Pietro Mencarini, l’assessore Pietro Serafini ti ha raccontato tutta la verità sul DiVino Etrusco. Non è che è stato spostato in altra data perché chi è stato deputato all’organizzazione era impegnato in qualche altra festa del vino altrove? Non vorrei che se qualcosa andasse male, per il tempo o per la poca affluenza, la colpa ricada sulla passata amministrazione.

La scusa già mormorata da qualcuno che non c’erano i tempi tecnici per organizzarla non tiene. La macchina era partita da mesi e la giunta aveva già deliberato i fondi necessari al suo svolgimento. L’assessore Serafini, come avrebbe fatto qualsiasi alunno che ha la voglia e l’umiltà di imparare, invece di prendere ad esempio un modello e un format che ha funzionato, duplicando le presenze e dimezzando i costi rispetto a quando lo organizzava lui, ha pensato bene di stravolgere tutto, escludendo dall’organizzazione tutta quella parte di cittadini che in maniera volontaria sono stati il motore della manifestazione.

Era necessaria dunque solamente programmazione, capacità amministrativa e di coinvolgimento delle realtà locali. Doti che Serafini ha dimostrato nel passato di non avere, affidando incarichi profumatamente pagati a professionisti del settore che hanno fatto sì che i costi della manifestazione siano lievitati. Costi dei quali per anni abbiamo chiesto la giustificazione ottenendo sempre silenzi. Inoltre il DiVino Etrusco era nato per promuovere il nostro patrimonio facendo conoscere tutti i luoghi più belli di Tarquinia. In un mese Serafini è riuscito a stravolgere anche questo. Errare è umano ma perseverare sui propri errori è diabolico.

Mi chiedo come faccia il nuovo sindaco ad affidare di nuovo un evento così importante a un amministratore che non è stato neanche in grado di produrre i bilanci delle edizioni da lui organizzate. Di queste cose il sindaco Mencarini è a conoscenza o Serafini non lo ha informato? Ma ricordo male o in pieno consiglio comunale Serafini definì Zucchetti, ora scelto come organizzatore, utilizzando un termine cornetano, come una persona poco adatta a organizzare un evento del genere? E più di una volta alle nostre richieste di bilancio della manifestazione, non si è giustificato dicendo come doveva essere Zucchetti a fornirle? Ha parlato tanto in questi anni, agito poco e ora ritorna sui suoi passi rimangiandosi quanto sostenuto in consiglio comunale. Vediamo ora se dopo dieci giorni dal termine della manifestazione sarà in grado di redigere il bilancio e di renderlo pubblico.

Mauro Mazzola, ex sindaco di Tarquinia