L’altra domenica: il progresso e lo sport

di Fabrizio Ercolani

Ho provato ad immaginare il progresso
Come una grande anima malata
Una enorme concatenazione di cause ed effetti
Grandi numeri e probabilità infinitesimali

Da “Il progresso da lontano” – Tiromancino

Numeri su numeri, dati su dati, analisi su analisi. Tutto anche nello sport oramai sembra ridursi all’analisi di un dato bruto. Un esempio? Sembra impossibile ma anche la figura del portiere è stata risucchiata in questo vortice chiamato progresso

I portieri di IERI dovevano: Parare.

I portieri di OGGI devono: stare alti, stare bassi, gestire il retropassaggio, costruire il gioco con i piedi di un trequartista, ed essere bravi nell’anticipo come un difensore… colpire di testa, comunicare, gestire la difesa, devono uscire e difendere l’area, non uscire e difendere la porta… bloccare, deviare, respingere, saltare, correre, cadere, tuffarsi, rialzarsi (bene e velocemente) … Volare!… devono essere forti, veloci, resistenti, coordinati, mobili, …avere coraggio, personalità e determinazione… devono essere razionalmente folli…!

Non siete convinti guardate i file in allegato che riguardano le statistiche tutti i portieri della serie A impiegati nella undicesima giornata di andata. Bene detto questo il quesito che lancio per aprire una discussione è il seguente: Lo sport può essere completamente razionalizzato oppure i numeri sono la morte dello sport?