Marina Velca, i residenti alzano la voce: “Ancora nessuna notizia sulla potabilità della nostra acqua”

Riceviamo e pubblichiamo

“Sono quasi due mesi che l’acqua del servizio idrico, da noi, è dichiarata non potabile, eppure nulla sembra muoversi: nessuno ne parla, non si capisce se qualcuno cerca soluzioni, ed intanto il cartello che avvisa del problema resta affisso alla sbarra e sulle bacheche”.

Si alza la voce della protesta da Marina Velca, una delle località tarquiniesi – Pantano, Farnesiana, Montericcio, Pian di Spille, Spinicci e Darsena – per cui lo scorso 26 agosto il sindaco Pietro Mencarini emise un’ordinanza di divieto di utilizzo di acqua per il consumo umano, con prescrizione d’uso riservato all’igiene domestica ed agli impianti tecnologici.

“Non sappiamo se nelle altre zone qualcosa sia cambiato – continuano da Marina Velca – ma noi continuiamo a non poter utilizzare l’acqua dei rubinetti per molte delle azioni domestiche, dal cuocere la pasta al preparare il caffè. E dopo i primi giorni di polemica, tutto pare caduto nel silenzio, e non abbiamo notizia sull’avanzamento della situazione”.

L’emissione dell’ordinanza aveva fatto seguito alle analisi effettuate dalla ASL il 17 agosto scorso ed ai risultati che indicavano una concentrazione d’arsenico superiore al limite fissato dalla legge. La spiegazione del fenomeno, secondo quanto riportato da Talete spa – gestore del servizio idrico cittadino – su sollecitazione del Comune di Tarquinia, era da ricercarsi in alcuni guasti alla fonte di attingimento, ed alla conseguente necessità di rifornirsi con fonti alternative.

“Se chiediamo informazioni – lamentano i residenti – ci spiegano che la gestione del problema riguarda Talete. Ma come riusciamo a sapere quando la situazione verrà risolta? E quando ci arriveranno le bollette riferite al periodo in questione, pagheremo quest’acqua per buona?”