Mazzola, guerra aperta col Movimento 5 Stelle: “Portatori di una politica di odio priva di confronto”

Riceviamo da Mauro Mazzola e pubblichiamo

Con questa risposta vi siete ancora dimostrati incoerenti, cattivi amministratori, nonché portatori di una politica di odio e rabbia priva di confronto.

Andiamo con ordine sugli  argomenti che avete sollevato: centrale di Civitavecchia, omettete di dire che il Comune di Tarquinia ha firmato la convenzione con Enel per il risarcimento economico, per la costruzione della centrale, dopo un mese dall’inaugurazione. Quindi la nostra scelta non ha assolutamente influenzato la costruzione o meno della centrale stessa.

Avevate la presunzione di imporre per questioni di principio di pochissimi, che Tarquinia avrebbe dovuto rinunciare ai finanziamenti concessi da Enel,  quando tutti gli altri comuni limitrofi erano anni che li prendevano già. Sottolineo che il Comune di Tarquinia non aveva potere decisionale o di ordinanza sull’esecuzione o sulla chiusura della centrale, in quanto la stessa è sul territorio di Civitavecchia.

Si ricordano ancora i vostri slogan elettorali, “riconsegneremo tutti i finanziamenti all’Enel perché sporchi di sangue”. Eletti al governo della città di Civitavecchia, non solo non avete rimborsato i finanziamenti all’Enel, ma ci avete riaperto una trattativa con la scusa di alcune tasse, aumentato il gettito finanziario e salvato il bilancio del Comune di Civitavecchia.

Avete smantellato le centraline del Consorzio Ambientale, con sede alle Saline di Tarquinia, che avevamo installato in tutti i Comuni con pannelli luminosi e che informavano i cittadini continuamente sui dati dei fumi emessi in atmosfera dalla centrale, secondo convenzione Comuni Enel. Dovreste dirci perché è stato chiuso il registro dei tumori che il Comune di Tarquinia aveva iniziato e finanziato con fondi Enel. Però, guarda caso, le manifestazioni di protesta avvenivano a Tarquinia con la presenza di molti soggetti appartenenti al vostro movimento. Questi contestatori fuori piazza, dopo poco sarebbero diventati Amministratori del Comune di Civitavecchia. Come mai contestavano solo a Tarquinia? Avevano paura dei tantissimi lavoratori e di tutte le aziende che ruotavano intorno all’economia della centrale? Allora le manifestazioni per chiudere la centrale all’aula consigliare di Civitavecchia non si facevano. Mi sono sempre chiesto: urlavano tanto “chiudiamo la centrale”, oggi hanno il comando con il Sindaco, perché non l’hanno chiusa?

Cosa abbiamo fatto con i finanziamenti? Abbiamo finanziato l’acquisto di molte attrezzature per il nostro ospedale comprese alcune manutenzioni di diversi reparti, finanziato acquisti e contributi per associazioni di volontariato, notevolmente aumentato i contributi in favore di cittadini che si rivolgono ai servizi sociali. E in questo settore potrei fare un lunghissimo elenco delle iniziative finanziate in collaborazione con la ASL.

La costruzione della Piscina, la ristrutturazione della biblioteca comunale, le manutenzione e messa in sicurezza delle scuole comunali, e tantissimi lavori, una infinita di cose utilissime alla nostra società tarquiniese. Informatevi bene con quali finanziamenti è stato costruito il Teatro Comunale. Siete contrari anche ad avere un nostro Teatro? Complimenti.

Ultima riflessione che il Movimento Cinque Stelle fa finta di non ricordarsi. La prova del fatto che  la mia amministrazione aveva lavorato bene o male c’è stata con l’elezione per la mia riconferma a Sindaco. Anche contro altri sette candidati a Sindaco, sostenuti da moltissimi candidati consiglieri, sono stato confermato al primo turno con il 51% dei voti insieme alla riconferma di tutta la squadra.

Secondo argomento, ricordo che eravate contrari alla delibera di Consiglio Comunale per lo sviluppo industriale in zona Arcipretura. Avete votato contro la delibera che istituiva la zona mista commerciale e che ha permesso l’insediamento della Conad. Tutti giocano sull’interpretazione dei 5000 posti di lavoro. Il sottoscritto non ha promesso i posti di lavoro, ma l’imprenditore investitore aveva sostenuto che quell’insediamento  industriale potenzialmente poteva sviluppare fino a 5000 posti di lavoro. Purtroppo con la crisi economica mondiale non ci sono stati investitori interessati. In seguito ci sono stati i soliti allarmi rivelatisi infondati, che servivano per attaccare l’amministrazione. Una cosa è certa, Tarquinia è diventata la città che dice no a tutto.

I “leoni della tastiera di internet” sono diventati esperti su qualsiasi argomento. Non si consultano più i veri tecnici, professori universitari, scienziati, si dice no e basta. Non parlo solo della zona industriale, ma dal più piccolo al più grande argomento.

Acquedotto, i cinque stelle sostengono che è dannoso cedere il servizio idrico ad ACEA nel viterbese, e poi nel 2018 a Civitavecchia, il Sindaco dei Cinque Stelle cede il servizio idrico ad ACEA. Pochissima vicinanza opinioni diverse.

2018: sempre Sindaco Cinque Stelle, chiede al Comune di Tarquinia di istallare un potabilizzatore nella zona degli impianti idrici del nostro Comune in via Clementina. Autorizzazione concessa, i tecnici si accorgono che per un errore progettuale, l’acqua che si vuole dearsenificare è quella di Talete che rientra nei parametri e non quella del medio Tirreno con concentrazioni di arsenico alti. Questo lo racconto per far capire che il ciclo delle acque non è cosa semplice e tutti diventano tecnici in pochi minuti. Serve esperienza.

Per quanto riguarda il consorzio del Medio Tirreno io sono convinto che debba continuare ad esistere, continuare la sua attività come gestore delle fonti di proprietà del pubblico e all’adozione di acqua fino ai serbatoi dei Comuni. Una esperienza che non deve andare persa. La gestione delle reti del servizio idrico dei Comuni è tutt’altra cosa. La deve effettuare chi ha esperienza tecnica, personale ed esperienza organizzativa.

Siete un Movimento disgregato dove ognuno, in posti diversi, sostiene argomenti contrastanti tra loro secondo interessi politici del luogo. Arrendetevi e ammettete l’evidente vostra incapacità ed incoerenza.