Multe con l’autoscan, la proposta di commercianti e residenti di Tarquinia

“Non ci stiamo! Così si fa cassa su chi fatica per portare avanti un’attività, non per arricchirsi”: sale il grido di protesta di alcune attività commerciali di Tarquinia, cui fanno eco e si aggiungono residenti della città tirrenica, dopo l’introduzione da parte del Comune del dispositivo che sanziona automaticamente le vetture installato sopra un’automobile della Polizia locale.

“Le persone ne sono oramai davvero terrorizzate – monta la protesta di alcuni commercianti e abitanti di via delle Croci e della Clementina –, c’è chi in queste prime settimane ha preso tre o quattro multe, peraltro già gravate delle spese amministrative. Ma la situazione in queste zone è insostenibile”.

“Nessuno pretende un liberi tutti, sia chiaro, – spiegano meglio i commercianti – e accettiamo i controlli perché il tratto di strada sia sicuro e non ci siano problemi, ma non è possibile vivere questa situazione. Siamo tutte attività di vendita veloce, su una strada di forte scorrimento del tutto priva di aree parcheggio: se ci hanno autorizzato ad aprire qua, ci devono poter far lavorare, con un briciolo di buon senso, e senza questa rigidità. Oltretutto in un periodo di crisi, in cui siamo costretti a combattere tra mascherine, green pass e l’obbligo di fare i controllori rischiando anche in quel caso delle multe”.

“Così diventa difficile – concludono – e viviamo in questi giorni un gran senso di rabbia e frustrazione. Una soluzione va trovata: o il Comune studia un’area parcheggio come quella che sta facendo in zona ospedale, oppure capisca la situazione che ci costringe a vivere”.