#Regionali2018, Bruni (FSI): “Moria di pesci sul Marta sintomo dell’inadeguatezza delle politiche ambientali”

Riceviamo e pubblichiamo

Il recente episodio della moria di pesci verificatasi sul fiume Marta, a Tuscania in località S. Savino, ha messo in evidenza ancora una volta l’inadeguatezza delle politiche ambientali messe in atto dagli organi competenti.

I crescenti tagli alla spesa pubblica derivanti dall’ossessiva politica di bilanci in pareggio, dovuta all’adesione ai trattati europei impatta, come si vede sulle nostre vite in maniera devastante. Gli enti locali subiscono questi tagli e non riescono più a garantire l’erogazione dei servizi, come la depurazione e la dearsenificazione, ma anche le forze dell’ordine sono messe in forte difficoltà da riorganizzazioni insensate e tagli di spesa. Come nella sanità così ormai in tutti i campi, i cittadini e l’ambiente sperimentano il ridursi dello stato e il sempre maggiore ricorso alla esternalizzazione dei servizi a privati, che hanno tutto l’interesse a che si verifichino questi disastri, in modo da garantirsi lucrosi contratti di bonifica.

Secondo il Fronte Sovranista Italiano, che concorre alle prossime elezioni regionali con la lista “Riconquistare l’Italia”, queste funzioni di preminente interesse pubblico, come anche la gestione dei rifiuti, devono tutte essere internalizzate e gestite in tutte le fasi dallo Stato o dagli Enti Locali. A tal fine è necessario che questi siano messi in condizione di operare con la massima efficienza, consentendo la sostituzione del personale in uscita e gli investimenti in tecnologie. Le forze dell’ordine parimenti devono essere rinforzate e specializzate, con massicci investimenti pubblici, onde consentire loro maggiore capacità operativa.

Con il 40% di disoccupazione effettiva è assurdo che ci siano persone a spasso mentre ci sarebbe bisogno del loro lavoro, adeguatamente retribuito. Questo però nell’Unione Europea non è consentito. Nella U.E. ci sono norme che impongono tagli di spesa e cessione dei servizi a privati in concorrenza fra loro; anche in materie come l’ambiente, la salute e i rifiuti. Per questo noi proponiamo un pieno riscatto della sovranità popolare che riporti al centro della vita politica di questo paese l’interesse dei cittadini e non quello dei mercati. Solo con l’uscita dalla Unione Europea e con il ripristino della nostra sovranità, anche monetaria e di bilancio, potremo attuare queste politiche senza i vincoli esterni che stanno impedendo allo Stato e agli Enti Locali l’esercizio delle proprie funzioni nell’interesse del popolo, a fronte di diritti costituzionalmente garantiti.

Sergio Bruni
Fronte Sovranista Italiano Candidato al Consiglio Regionale del Lazio, nella Lista “Riconquistare l’Italia” – Presidente Stefano Rosati