#Regionali2018, Caci e Parisi lanciano da Montalto la campagna elettorale

Riceviamo e pubblichiamo

“Mi sembra ormai chiaro che la sfida sia a due dato che gli altri due avversari si sono candidati anche in consiglio regionale. Allora dico a Zingaretti, facciamo un confronto pubblico. Non andare a parlare solo con i giornalisti amici e con i tuoi compagni di partito dicendo che va tutto bene. Vieni a confrontarti con me”. Dopo l’incontro di sabato mattina al teatro Brancaccio di Roma, anche nel pomeriggio da Montalto di Castro Stefano Parisi promette battaglia all’avversario. Insieme a Sergio Caci sindaco del comune della Tuscia e candidato capolista per Energie per l’Italia nella provincia di Viterbo al Consiglio regionale, Parisi continua a lanciare il guanto di sfida al governatore del Lazio uscente, Nicola Zingaretti.

Parisi parla agli abitanti dei comuni e accusa la regione di essere stata troppo concentrata su Roma e considerando tutto il resto periferico. “E’ fondamentale per noi – continua Parisi – portare in consiglio regionale la cultura di chi conosce il territorio ed è per questo che sono contento che Sergio abbia deciso di candidarsi con noi. Vogliamo una Regione snella che si limiti a programmare e gestire correttamente le risorse, mentre i territori devono riacquisire la propria autonomia. Perché sono i più prossimi ai cittadini e possono fare molto meglio di chi è lontano”.

Nella platea piena sono molti gli applausi, e tra il palco e le prime file si sono avvicendati Maurizio Gasparri e i vari candidati alla regione e nei collegi uninominali per le politiche del territorio viterbese. Parlano sul palco in molti, il candidato di fratelli di Italia alle regionali Mauro Rotelli, Francesco Battistoni candidato all’uninominale al Senato e Alessandro Battilocchio, ex sindaco di Tolfa e candidato all’uninominale a Civitavecchia. Parlano di come il Lazio possa cambiare, come debba riprendere a essere una grande regione. E Parisi su questo mette d’accordo tutti parlando di come sanità, turismo e agricoltura possano andare diversamente.

“Il Lazio – dice Parisi – deve diventare un modello in Italia. Non è un problema di risorse ma di qualità della politica, di qualità delle persone. In Lombardia il livello della qualità della sanità è dei migliori in Europa, perché non possiamo raggiungerlo anche noi? Una Regione che ha cosi tante meraviglie e che ha al suo interno la Capitale d’Italia non può essere ridotta in queste condizioni. Roma è una delle centrali più importanti per il flusso turistico dobbiamo fare in modo anche le altre città nel territorio ne traggano beneficio. Qui però non si riesce a fare nulla perché l’incapacità è la prerogativa comune che hanno Raggi e Zingaretti. Entrambi hanno paura di prendere una posizione, di fare. Arriviamo alle prossime elezioni insieme a un centrodestra unito – conclude il leader di Energie per l’Italia, Stefano Parisi – e siamo abituati correre. Possiamo smettere di subire, possiamo rendere di nuovo grande il Lazio. Una terra di cui essere orgogliosi”.

Il padrone di casa, Sergio Caci, chiude il comizio salutando l’amico Stefano Parisi e dando il via ufficialmente alla campagna elettorale. “Siamo l’unica squadra – dice Sergio Caci – che sta lavorando in regione Lazio per fare vincere Stefano Parisi, non siamo alla ricerca di poltrone dobbiamo correre per fare vincere la coalizione di centrodestra. Il territorio sarà battuto palmo a palmo, soprattutto nei comuni del nord della Tuscia per stare vicino alla gente e risolvere i problemi creati da Zingaretti”.