Riceviamo da Provincia di Viterbo e di UPI Lazio e pubblichiamo
Il Presidente della Provincia di Viterbo e di UPI Lazio, Alessandro Romoli, ha scritto oggi una lettera al Presidente della Regione, a seguito della proposta della proposta di Deliberazione n. 25427 del 15 luglio 2025 della Giunta Regionale che ristora solo parzialmente alla Provincia di Viterbo le spese sostenute dal 2014 per dare continuità a servizi per funzioni “non fondamentali” delegate dalla Regione che avrebbero dovuto essere riallocate in attuazione della legge 56/14.
“La Deliberazione regionale – dichiara il Presidente Romoli – rappresenta un passaggio importante, ma al tempo stesso rischia di scaricare sui nostri bilanci oneri non sostenibili. Occorre una definizione chiara e condivisa delle competenze e delle risorse, per evitare disparità e garantire ai cittadini servizi ambientali efficienti e omogenei su tutto il territorio regionale”.
“La problematica – aggiunge Romoli – riguarda tutte le Province del Lazio e la Città metropolitana di Roma capitale.
La Corte di Conti nel giudizio di parificazione del bilancio regionale ha chiaramente richiesto alla Regione di ristorare tutte le risorse che le Province hanno speso per funzioni delegate in questi anni e che risultano come residui attivi nei bilanci provinciali. La legge regionale 17 del 2023 prevede una copertura solo parziale delle spese da ristorare e non consente, in particolare, di ristorare le spese effettuate per funzioni delegate svolte in materia di energia e di ambiente e le spese per il personale impiegato.
Si tratta di una limitazione irragionevole che è, tra l’altro, in contrasto con i principi posti dalla giurisprudenza costituzionale per i quali le Regioni devono necessariamente corrispondere risorse adeguate quando delegano agli enti locali funzioni nelle materie di loro competenza”.
“Sulla base di queste premesse – conclude Romoli – ho richiesto al Presidente Rocca di istituire un tavolo interistituzionale con le Province del Lazio al fine di potere affrontare compiutamente il tema e ricercare soluzioni condivise.”
