Santa Fiora: “Vogliamo un servizio postale che rispetti le persone”

Riceviamo e pubblichiamo

“Mentre a Genova ricevevamo la Bandiera Arancione, importante riconoscimento per lo sviluppo turistico di Santa Fiora, a una donna delle Bagnore, frazione di Santa Fiora, veniva staccata la luce perché non aveva ricevuto in tempo la bolletta da Poste italiane.

Questa è solo una delle contraddizioni che vivono i paesi dell’interno dell’Italia. Da una parte vengono considerati dal Touring Club e dal Governo un importante patrimonio per il Paese, una riserva di valori ambientali, culturali e sociali, dall’altra si vedono tagliare ogni giorno servizi essenziali come le Poste, le Banche e così via.

Noi sindaci chiamati a governare questi territori abbiamo la necessità di non essere considerati territori di frontiera. I nostri centri sono il cuore dell’Italia a cui sistematicamente viene sottratta l’energia vitale. Siamo i paesi senza strade efficienti, senza trasporti pubblici, con collegamenti internet lentissimi, con un servizio postale a singhiozzo, con poche scuole, eppure conserviamo la maggioranza del patrimonio italiano, la bellezza e il paesaggio, la storia e la cultura. Queste inefficienze ricadono innanzitutto sulle persone più deboli, anziani e bambini.

Le Poste dovranno dare risposte chiare e veloci per l’episodio delle Bagnore e garantire che episodi del genere non si ripetano.  L’impegno per la tutela  e il futuro di Santa Fiora e delle sue frazioni, come di tutti i borghi italiani simili deve partire  da una visione che garantisca a tutti i territori la qualità della vita che è anche ricevere in tempo la propria posta.”