Tarquinia, all’Istituto San Benedetto una giornata di riflessione sui pericoli dei social e il bullismo grazie alle psicologhe del Progetto Rondini

Riceviamo e pubblichiamo

I social, i pericoli a essi legati ma anche la complessità con cui hanno modificato il modo di vivere, comunicare e relazionarsi dei giovani: da questi punti di partenza hanno preso il via le chiacchierate che, nei giorni scorsi, due psicologhe del Progetto Rondini dell’associazione tarquiniese Semi di Pace onlus hanno intrattenuto con i ragazzi delle scuole medie e superiori dell’Istituto San Benedetto di Tarquinia.

Due incontri – il primo dedicato agli studenti delle medie, il secondo con protagonisti i ragazzi del liceo delle Scienze umane – ben presto diventati coinvolgenti momenti di interazione, anche grazie alla forte attualità del tema trattato e all’interesse che raccoglie tra i ragazzi.

Le psicologhe hanno affrontato la questione con due differenti approcci, offrendo ai ragazzi più piccoli uno sguardo rivolto maggiormente sui pericoli nell’utilizzo degli strumenti di comunicazione di massa e coinvolgendoli in riflessioni e contributi sul cyberbullismo. Con i ragazzi del liceo, invece, si è partiti dal concetto di differenze di genere come vissute tramite i social, ragionando anche sugli stereotipi e i canoni che questi mezzi paiono imporre alla società, con il frequente, conseguente disagio che ne consegue.

Per una mattinata, il giardino della scuola è stato teatro di ragionamenti e approfondimenti che hanno di certo offerto spunti di riflessione agli studenti e ai professori che li hanno accompagnati. Un momento prezioso, per la scuola, e un’opportunità per l’associazione Semi di Pace per far conoscere le potenzialità di un progetto impegnato, tra le altre cose, a offrire sostegno psicologico nell’ambito del bullismo, del cyberbullismo e della violenza di genere.