Tarquinia, dal primo ottobre la mensa delle elementari passa nel refettorio delle Passioniste: ecco come funzionerà per i bambini

(s.t.) “Sarà un anno scolastico del tutto speciale, con la struttura scolastica che è un grande cantiere: vi preghiamo innanzitutto di avere pazienza ed offrici collaborazione”: è un appello all’unisono quello che parte, nel corso dell’assemblea pubblica con i genitori delle scuole elementari, dagli amministratori comunali e dalla dirigente scolastica. Al centro dell’incontro, la soluzione approntata per la mensa scolastica, che quest’anno sarà ospitata presso il refettorio del convento delle Passioniste già che il padiglione scolastico che la ospitava è oggetto di lavori di messa in sicurezza.

Ad aprire l’incontro è Federica Guiducci, consigliere comunale con delega alla pubblica istruzione che ha raccontato come la soluzione predisposta sia “frutto del lavoro di ricerca di un anno. Quando lo scorso giugno ci siamo insediati, abbiamo scoperto assieme alla scuola che il padiglione Bonelli sarebbe stato interessato da lavori che riguardano la sicurezza antisismica, ma il progetto non prevedeva né soluzioni alternative per le aule e la mensa, né gli interventi su antincendio ed impianti che serviranno per renderlo del tutto agibile. Da subito ci siamo attivati, vagliando varie ipotesi: da strutture esterne che potessero ospitare delle aule a moduli che, però, data l’estensione dell’area cantiere, sarebber comunque stati previsti fuori dal recinto scolastico”.

“Abbiamo coinvolto sia maggioranza che opposizione – continua la Guiducci – convocando l’apposita commissione, senza che però si sia trovata una soluzione diversa da quella che ufficializziamo oggi”. “E ringraziamo di cuore le Suore Passioniste per il gesto di grande generosità, affatto scontato, fatto nel mettere a disposizione il loro refettorio”, le ha fatto eco il vicesindaco Martina Tosoni.

Poi ha preso la parola Dilva Boem, che ha spiegato nel dettaglio l’organizzazione e le modalità di spostamento dei circa 250 bambini che usufruiranno del servizio mensa che, salvo contrordini, scatterà il prossimo primo di ottobre. “Saranno previsti due turni: il primo, dalle 12 e 10 alle 13 e 10, dedicato al tempo pieno, ed il secondo, dalle 13 e 10 alle 14 e 10, per gli alunni dei rientri delle classi terze, quarte e quinte. Naturalmente servirà qualche giorno per definire bene come saranno diluiti i rientri nel corso della settimana: contiamo di comunicarlo a bambini e famiglie il prima possibile”.

“Ci troveremo, grazie all’assistenza di insegnati e personale scolastico, ma anche di volontari, a dover percorrere il tratto di circa 200 metri che separa la scuola dall’ingresso del refettorio delle suore – ha proseguito la dirigente – che sarà del tutto chiuso al traffico, con una viabilità di cui si sta occupando il comune. Provvederemo a disegnare il tragitto, tracciando a terra delle impronte colorate che guidino i bambini e le facciano sentire in ulteriore sicurezza, così come attueremo soluzioni per renderli facilmente riconoscibili in quel breve tratto. Chiediamo, di nuovo, pazienza e collaborazione: ci saranno criticità, lo sappiamo, ma contiamo di affrontare e lavorare assieme per risolverle. Vi chiedo solo di non alimentare le preoccupazioni: nessuno ha la bacchetta magica, ma stiamo lavorando al meglio per portare a casa un anno scolastico di sicuro difficile. Da parte mia, ringrazio le suore, che hanno avuto per noi un’accoglienza molto positiva: si tratta di uno spazio chiuso e da rispettare, ma sono state ben felici di far andare avanti la scuola”.

Poi è stata la volta delle perplessità e domande dei genitori. La prima delle quali riguarda la durata dei lavori, con l’assessore ai lavori pubblici Laura Sposetti che ha chiarito come “la soluzione sarà per tutto l’anno scolastico: anche qualora la fine degli attuali lavori sia confermata per febbraio, serviranno altre opere per rendere la struttura disponibile ed agibile ad accogliere i bambini”.

Le famiglie dei bambini che dovranno affrontare, una volta la settimana, il rientro scolastico hanno chiesto se fosse possibile fare mangiare i propri figli in classe con un panino, evitando lo spostamento esterno: risposta negativa data, oltre che dalla Guiducci, anche dal segretario comunale. Oltre alla mancata autorizzazione in tal senso dalla Asl, la soluzione provocherebbe problemi in termini di gestione del personale. “Non ci spaventiamo: affronteremo il problema. – conclude sul tema la Boem – Ci saranno giorni in cui pioverà, altri in cui sarà freddo, ma abbiamo cercato ogni possibile soluzione e questa è davvero la migliore, se non l’unica possibile”.

L’occasione è servita a far dialogare dirigente e genitori anche sulle difficoltà riscontratesi in questi primi giorni di scuola al momento dell’uscita. “Stiamo sperimentando varie soluzioni e sicuramente, nel cercare la soluzione migliore, abbiamo commesso degli errori. I problemi, con un cantiere all’interno della scuola, ci sono: in questi giorni, a questo dobbiamo aggiungere l’uscita contemporanea di tutti i bambini assieme e l’impazienza di qualche genitore. Non siamo certo felici di come è andata questi giorni, ma con la collaborazione di tutti, giorno dopo giorno, la situazione migliorerà e troveremo la soluzione adeguata”.