Tarquinia, il Comune replica al Codacons: “Consiglio rinviato per garantire la partecipazione dei cittadini”

Riceviamo e pubblichiamo

Il sarcasmo di alcuni commentatori occasionali sul rinvio della seduta consiliare del 28 febbraio appare fuori luogo, con motivazioni quanto meno inopportune e contraddittorie rispetto ai disagi ed alle difficoltà denunciate sulla mobilità generale e sulla impossibilita per i cittadini di svolgere le  normali attività quotidiane.

È proprio per garantire la partecipazione di questi ultimi alla formazione di importanti decisioni che i Consiglieri, non pagati per attività istituzionali non compiute, hanno deciso di rinviare la seduta del Consiglio comunale, da tenersi comunque entro la prima metà del mese.

Scuole chiuse, ordinanze prefettizie sulla pericolosità e sui rischi della mobilità generale,  strade ghiacciate e deserte, situazioni di emergenza diffusa e una seduta di Consiglio con atmosfera surreale e di fronte a sedie vuote. Questo avrebbe significato responsabilità e garanzia di partecipazione?

Al di là di ogni polemica, anche alcuni esponenti più illuminati della minoranza hanno accolto con favore il rinvio. L’interesse dei cittadini rimane sempre al primo posto dell’attività amministrativa ed in quei giorni l’impegno in questo senso era indirizzato verso altre e numerose emergenze, come riconosciuto da più parti non faziose.

L’Amministrazione Comunale