Tarquinia, il Movimento Civico: “Un degrado ambientale mai visto sul nostro territorio”

“Dopo (e ci auguriamo definitivamente) il Covid-19, sulla cui gestione emergenziale vogliamo stendere un velo pietoso, ecco qua la chiusura del centro storico, l’acquisto di Quad, di moto d’acqua, la creazione di parcheggi a pagamento nelle zone più impensabili del territorio per fare cassa, strade comunali che improvvisamente diventano private e chi più ne ha più ne metta!”: il Movimento Civico per Tarquinia torna all’attacco dell’amministrazione comunale, e lo fa con una nota che tocca un tema ben specifico.

“Ebbene oggi, in presenza di una stagione turistica iniziata con notevole ritardo all’insegna di una crisi economicamente rilevante, è arrivato e si somma alle altre sconsiderevoli scelte, un altro regalo dell’Amministrazione Giulivi… il degrado ambientale mai visto sul nostro territorio. Aiutateci a fermare questo scempio, Tarquinia non lo merita!”.

“Ci domandiamo, ma la risposta viene da sé, – continua il Movimento Civico – come mai quest’amministrazione è sempre presente ogni qualvolta si tratti di “far cassa” mentre invece è completamente assente nella tutela dei cittadini, la quale dovrebbe essere sempre prioritaria rispetto a tutto il resto. Proviamo a guardarci intorno. La nostra meravigliosa Tarquinia, a vocazione prettamante agricola e turistica, è piena di immondizia! (alleghiamo alcune foto per documentarne la veridicità)”.

“Tutto questo sicuramente non invita il Turista a rimanere o, memore di queste schifezze, a ritornare. Proviamo a pensare come tutto questo incida negativamente sull’accoglienza, sulla cittadinanza tutta, sui commercianti, già resi fragili economicamente da scelte inopportune, se non addirittura incompetenti, di questa Amministrazione”. “Probabilmente – conclude la nota – al nostro signor Sindaco starà molto a cuore una famosa citazione del Marchese del Grillo! Noi però, dal canto nostro, vogliamo modestamente e umilmente ricordargli che, con l’aiuto di tutto il Popolo Sovrano, potremmo invertirne il contenuto”.