Tarquinia, il PD contro il registro del volontariato: “È una schedatura, invitiamo le associazioni a ignorarlo”

Riceviamo e pubblichiamo

Con assordanti squilli di tromba, il Vicesindaco Catini annuncia l’istituzione, nientemeno, di un “Registro comunale delle associazioni di volontariato”. La domanda che sorge spontanea, è: a che serve?

Siccome il Comune le finanzia, è giusto che sappia chi siano e quante siano, le associazioni di volontari che operano nel territorio, si potrebbe rispondere: ma le somme annualmente erogate a queste meritorie, numerose e attive organizzazioni libere, è la miseria di circa diecimila euro all’anno. Una miseria che non giustifica l’istituzione di un apparato di censimento e registrazione di associazioni che, lo ribadiamo, operano e debbono operare, in piena libertà ed autonomia in favore della popolazione più debole, rispondendo del proprio operato solo alle norme statutarie e agli organismi dirigenziali autonomamente eletti.

Allora, questa “registrazione”, ha un altro suono. Un pessimo suono. Quello della schedatura, della conta, in vista di future ingerenze. Le libere associazioni di volontariato, non si contano, si aiutano, non si schedano, si valorizzano e non sono serbatoi di voti e cariche, ma manifestazioni di pensiero libero, la cui autonomia dalla politichetta dei politicanti, è un valore, che va difeso e rispettato. L’ultima volta che la destra ha istituito un registro, era quello voluto dalle leggi razziali. Vigileremo affinché i cittadini non subiscano schedature e invitiamo fin da ora le libere associazioni locali, a fare CIAONE a Catini e al suo registro, che tanto somiglia alla lista della spesa.

Segreteria PD