Il Ministero della Cultura ha prorogato al 20 gennaio 2026 il termine per la selezione dei 10 progetti finalisti per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028. La scadenza originaria del 18 dicembre 2025 è stata posticipata con un decreto della Direzione generale Biblioteche e istituti culturali del Dipartimento per le attività culturali. Entro quella data, la giuria presieduta da Davide Desario esaminerà le 23 candidature ammesse, valutando i dossier per identificare i progetti che accederanno alla fase successiva.
La candidatura di Tarquinia: “La cultura è volo”
Tra le candidature figura Tarquinia con il progetto dal titolo “La cultura è volo”, presentato alla prima fase di selezione nazionale. La proposta vede Tarquinia capofila di una rete di 12 comuni della DMO Etruskey (tra cui Cerveteri, Civitavecchia, Montalto di Castro e altri), con un modello di Capitale della Cultura diffusa che intende valorizzare il patrimonio storico, archeologico e naturale dell’Etruria meridionale distribuendo attività e iniziative su tutto il territorio.
Iter di selezione e ruolo per le città finaliste
Dopo la proroga, la giuria avrà più tempo per deliberare sui dossier presentati, che includono piani culturali, strategie di sviluppo territoriale e programmi di sostenibilità. La fase successiva prevede audizioni pubbliche delle dieci città selezionate, fino alla nomina della Capitale Italiana della Cultura 2028, un riconoscimento che porta risorse, visibilità e contributi per la realizzazione del programma culturale.
