Tarquinia Lido, l’ex base Cale nel degrado più assoluto – LE FOTO

di Fabrizio Ercolani

L’ex base Cale nel degrado più assoluto. Strutture collassate su stesse, mura fatiscenti, erbacce ovunque: è questo il triste spettacolo che si presenta ai bagnanti che frequentano il tratto di spiaggia adiacente la Riserva Naturale della Saline. Tutto lasciato nell’incuria e all’inesorabile scorrere del tempo.

Lo stabile, negli anni ’80, era uno stabilimento riservato all’Aviazione leggera di Viterbo e rappresentava un fiore all’occhiello del litorale tarquiniese. Poi negli l’abbandono e l’incuria più totale sino alla situazione attuale. Negli anni in tanti hanno sollevato la problematica ma la situazione è andata sempre peggiorando. Attualmente nella parte distale è ospitato l’ufficio UMA del Comune di Tarquinia ed alcune associazioni operanti nel terzo settore.

L’attuale vicesindaco Manuel Catini, al tempo presidente del consiglio comunale dei giovani, aveva anche proposto al sindaco Mazzola un progetto di recupero dell’area che potesse garantire lavoro soprattutto ai più giovani. Oggi buona parte della struttura è collassata su se stessa ed anche se è tutto recintato il livello di pericolo è alto. L’Amministrazione Comunale nel 2013 aveva adibito il Cale a centro polifunzionale in cui erano ospitati gruppi di Protezione civile, Guardia costiera, 115 vigili del fuoco e primo soccorso a mare, la Sat società amatori terranova e il gruppo Guardia Ecozoofila, poi nel 2014 aveva fatto domanda all’Agenzia del Demanio per acquisire gratuitamente il complesso con l’obiettivo è di valorizzarli per metterli a disposizione della collettività e trasformarli in una risorsa per il territorio. Un obiettivo mai raggiunto.

L’opera incessante degli agenti atmosferici e la forza d’urto del mare ha compromesso inesorabilmente una struttura che ha bisogno di interventi non più procrastinabili. L’area si estende su una superficie di circa 7.000 metri quadri ed ha bisogno di interventi urgentissimi. C’è chi come Alessio Gambetti, residente del borgo delle Saline, aveva portato avanti una battaglia sostenendo come quell’area “ha tutte le caratteristiche per elaborare un ampio progetto di riqualificazione che si sviluppi su due principali direttrici. La prima è quella di riqualificare l’attuale presidio per la sicurezza a mare e civile ma attrezzandolo come si deve. La seconda è quella di ricostruire lo stabilimento balneare, il bar, la pizzeria, il ristorante, possibile anche la creazione di un’ampia area polifunzionale. Fondamentale è puntare quindi su una strategia di riqualificazione integrata che tenga altresì conto anche della posizione in cui si trova l’area in questione, posta infatti all’entrata della Riserva Naturale della Salina di Tarquinia”. Ora resta da capire come la nuova amministrazione guidata da Pietro Mencarini vorrà intervenire.