Una poesia per Tarquinia

Riceviamo e pubblichiamo una poesia su Tarquinia inviataci dall’autore, Fabio Strinati.

TARQUINIA (dal treno e una foto)

Ti vidi così fine che come un cimelio
e dal volto aprìco,
sul verde che tutt’intorno
ti avvolgeva di lana il cuore,
nel mezzo d’un cielo tinto d’azzurro
Tarquinia che dal marino treno
m’hai lasciato mimica di te
e una cartolina etrusca stampata
nel ricordo, giovanile e curata
nel pensiero d’esser diva, venere ed eterna!
Ti vidi, come arnia
su quel colle aperto
che nel vento sfocia, o come fiore
che s’attornia d’ape sua regina
e di lustro rara preziosa melodia,
su di te ho posato di soppiatto
gli occhi innamorati
durante un viaggio verso l’infinito,
che tutt’oggi ancora m’accompagna!

Fabio Strinati