Viterbo, domani in Prefettura la firma del protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi d’infiltrazioni criminali nei pubblici appalti

Riceviamo e pubblichiamo

Mercoledì 25 luglio alle ore 12.30, presso la Sala Coronas della Prefettura di Viterbo, verrà sottoscritto tra il Prefetto, il Presidente della Provincia, tutti i sindaci della Provincia in forma ufficiale, il “Protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei pubblici appalti e delle concessioni di lavori pubblici per la prevenzione dei fenomeni di corruzione per l’attuazione della trasparenza ammnistrativa”.

Il protocollo costituisce un ulteriore tassello attraverso il quale la Prefettura cerca di creare un sistema strutturale per il contrasto dei fenomeni di illegalità e penetrazione mafiosa nel ciclo dei contratti pubblici degli enti locali della Provincia. Le parti firmatarie del protocollo con la Prefettura, Provincia di Viterbo e tutti i Comuni della Provincia di Viterbo, che in tale ambito sono stazioni appaltanti, hanno come obiettivo quello di assicurare, pur nel rispetto del principio della libertà di mercato, la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza nel settore degli appalti, esercitando appieno i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalle leggi vigenti anche ai fini di prevenzione, controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione mafiosa, di prevenzione dei fenomeni di corruzione e di verifica della sicurezza e regolarità dei cantieri.

La sottoscrizione del “Protocollo di legalità” è finalizzata alle attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata, in particolare attraverso l’estensione delle cautele antimafia peraltro nella forma più rigorosa delle informazioni del Prefetto, all’intera filiera degli esecutori e dei fornitori, ed agli appalti di lavori pubblici sottosoglia, in base alta normativa generale in tema di antimafia di cui al D. Lgs. n. 159 del 6 settembre 2011 ed alle successive modifiche di cui al D. Lgs. n. 218 del 15 novembre 2012, nonché attraverso il monitoraggio costante dei cantieri e delle imprese coinvolti nell’esecuzione delle opere tramite i Gruppi Interforze di cui al D.M. 14.03.2003; Tale protocollo è anche un mezzo di prevenzione capace di interporre efficaci barriere contro le interferenze illecite nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici – considerato che frequentemente le infiltrazioni della criminalità organizzata finiscono per saldarsi con i fenomeni corruttivi e di mala gestione della cosa pubblica – mediante la previsione di pattuizioni tese a rafforzare gli impegni alla trasparenza ed alla legalità, pure in ambiti non strettamente riconducibili all’aggressione da parte del crimine organizzato.