Tarquinia, Bacciardi: “Sugli impianti sportivi non si faccia come gli struzzi”

Renato Bacciardi

Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo

Esprimiamo preoccupazione in merito alla condizione degli impianti sportivi nella nostra città. Le parole dell’Assessore Celli nell’ultimo consiglio comunale, riprese anche dalla stampa nei giorni scorsi, attestano una situazione grave, che merita di essere attenzionata immediatamente e comunque prima della ripresa delle attività sportive agonistiche e non. Se ci sono deficit e irregolarità su alcuni impianti comunali bisogna capire quali essi siano, serve una relazione dettagliata degli uffici competenti per capire la situazione e soprattutto la soluzione, anche in termini di investimento economico.

Se l’assessore Celli ha parlato di situazioni virtuose almeno per un caso specifico, il tennis, bisogna comprendere quali non lo siano, soprattutto se vi sono difformità tra la situazione di fatto e quella dichiarata in termini strutturali. Se quanto riferito dall’assessore fosse confermato lo scenario sarebbe grave e bisognerebbe anche individuare oltre alle responsabilità di gestione, anche quelle politiche nel corso degli anni, perché questo è un problema che non nasce evidentemente oggi.

Quando in campagna elettorale abbiamo sostenuto l’esigenza di realizzare nuovi impianti sportivi, anche mediante copertura di spazi già esistenti, siamo stati derisi, ma la verità è che i nostri detrattori stavano sottovalutando la situazione, e oggi grazie al ritiro di un regolamento e alla presa di posizione di consiglieri lungimiranti, tutto sta emergendo nella sua gravità.

L’imbarazzo è palese e il silenzio di alcune forze politiche è eloquente, a testimoniare una spaccatura che permane e una critica alla gestione dello Sport ormai innegabile, perché nessuno ha preso le difese dell’assessore competente, nemmeno il suo partito e nel VAR del Consiglio Comunale, per restare in gergo sportivo e calcistico, il provvedimento non lo ha ritirato l’Assessore ma il Sindaco. Non andremo in ferie e auspichiamo la convocazione urgente della commissione deputata per discutere della sicurezza degli impianti dove i nostri figli e i nostri atleti svolgono la loro attività fisica e agonistica.