Lettere al Direttore: “Ciao, Andrea”

Riceviamo e pubblichiamo

Foto di Gül Işık: https://www.pexels.com/it-it/foto/bicicletta-da-pendolare-nera-2128108/

Alla fine hai scelto così.

La prima volta che ti abbiamo incontrato, il sorriso scomposto da troppi denti, bianchissimi, in una bocca ancora troppo piccola per contenerli tutti, la bici sgangherata e il cagnolino che ti seguiva ovunque; insegnasti a nostra figlia ad andare in bicicletta, lei non lo ha mai più dimenticato.

Ci siamo rincontrati anni dopo, grazie ad un amico comune, che per te era qualcosa di più. Il sorriso era già spento allora, i denti bianchi non li vedevamo più, gli occhi grandi nerissimi avevano perso il guizzo e le serate insieme spesso trascorrevano nel silenzio, per te ravvivato solo dalle AirPods e da chissà quale musica.

Erano rare le volte in cui quella malinconia lasciava spazio ai sorrisi, ma quando avveniva eravamo felici.

La vita è complessa, troppe cose da raggiungere, spesso cose futili che ci danno una felicità che brucia in fretta, e allora giù, a correre più forte per cercare di raggiungere quella breve, inutile scintilla di felicità.

Quello che cercavi non lo hai mai trovato, e in tanti hanno provato ad aiutarti, lo so. Forse troppo tardi, forse siamo così tanto presi da quella corsa al futile che non ci siamo accorti che sarebbe bastato veramente poco.

Forse anche noi non ti abbiamo visto, eppure eri lì, i denti scomposti, la bocca grande e un cuore troppo debole per affrontare questo brutto mondo.
Ciao Andrea