Tarquinia, il ritorno della Festa dell’Unità: la nota del PD dopo l’evento

Riceviamo dal Circolo PD Domenico Emanuelli di Tarquinia e pubblichiamo

Tarquinia ha riscoperto, dal 12 al 14 settembre 2025, il sapore della partecipazione collettiva con il ritorno della Festa dell’Unità, che mancava da ben 19 anni: la storica manifestazione, organizzata dal Partito Democratico locale, si è svolta al Piazzale Europa.

Si è trattato di tre giorni di dibattiti, incontri culturali, musica e convivialità. La festa si è aperta venerdì 12 settembre con il saluto di Anna Maria Vinci, segretaria del PD di Tarquinia, e di Mattia Argentini, segretario dei Giovani Democratici. Subito dopo, L’eurodeputato Nicola Zingaretti aveva successivamente animato il primo grande dibattito, dedicato al futuro dell’Europa e alle sfide politiche italiane: l’ex presidente della Regione Lazio ha richiamato la necessità di politiche più inclusive e di un impegno concreto contro le disuguaglianze. La stessa giornata aveva dato spazio anche al mondo del sociale, con interventi di associazioni e cooperative locali, che hanno sottolineato il valore della partecipazione civica come motore di comunità.

Sabato 13 settembre era stata la volta dei Giovani Democratici, che hanno intervistato il sindaco Francesco Sposetti e gli amministratori locali, i quali avevano risposto alle questioni sollevate dai giovani interlocutori evidenziando l’impegno a coinvolgere le nuove generazioni nei processi decisionali e a costruire percorsi partecipativi più inclusive.

Domenica, l’ultima giornata della manifestazione, si era aperta con una suggestiva e partecipata “passeggiata letteraria” tra i luoghi tarquiniesi legati ad autori del calibro di Cardarelli, Stendhal e D. H. Lawrence, seguita dal dibattito pubblico “La provincia che vogliamo”, che ha riunito esponenti del PD provinciale e regionale. Si è discusso di sviluppo territoriale, sanità, infrastrutture e servizi. Tutte le serate si sono chiuse con musica dal vivo, stand gastronomici e momenti di socialità che avevano coinvolto famiglie, militanti, e attirato anche semplici curiosi. Il ritorno della Festa dell’Unità è un segnale forte: un modo per riattivare spazi di partecipazione e ricostruire legami fra politica e cittadini in un’era di disinteresse e astensionismo.