Agraria, Fabio Nardi fa chiarezza: “Rinuncio solo alla delega, resto in consiglio”. Le pec: differenze di vedute sulla gestione

Fabio Nardi fa chiarezza sulle proprie scelte in seno all’Università Agraria di Tarquinia, e specifica in una nota come il recesso dall’incarico – finito al centro delle cronache politiche – sia legato alla sola delega a bilancio e programmazione economica, e non a quello da consigliere.

“Senza intenti polemici, ma solo per chiarezza – le parole di Nardi affidate a una nota – ribadisco di aver rinunciato esclusivamente all’incarico di consigliere delegato al bilancio ed alla programmazione economica dell’Università Agraria di Tarquinia, ma resto regolarmente in carica come consigliere di amministrazione. Chiarisco tutto ciò per evitare strumentalizzazioni ed errate interpretazioni, anche perchè le PEC da me inviate all’Ente e erano chiarissime come si può tranquillamente constatare”.

Nelle pec citate Nardi giustifica la decisione con “insanabili differenze di vedute sulla gestione finora portata avanti dall’attuale giunta esecutiva”. Divergenze sulla cui natura il consigliere Nardi, contattato, preferisce, “per rispetto nei confronti del consiglio”, parlare nella prossima assise, che dovrebbe essere quella sul bilancio. Chiarendo come a ogni modo si tratti di divergenze non riferite solo a recenti episodi, ma originate da comportamenti reiterati nel tempo che il consigliere stesso non ha più intenzione di tollerare.

Nardi resterà regolarmente in carica come consigliere componente del Consiglio d’amministrazione dell’ente di via Garibaldi, nell’ambito del gruppo consiliare già a suo tempo comunicato, e come tale parteciperà alle commissioni consiliari per le quale è stato designato.