Al via oggi a Roma il World Tourism Event, il Salone mondiale dei siti Unesco

Riceviamo e pubblichiamo

Si terrà a Roma, ‪dal 26 al 28 settembre‬, il World Tourism Event, il salone mondiale dei siti e delle città patrimonio mondiale Unesco. Il salone verrà inaugurato stamani, ‪giovedì 26 settembre alle ore 10:00‬ presso la Sala Altoviti di palazzo Venezia alla presenza del Sottosegretario per i Beni, le attività culturali e per il Turismo, Lorenza Bonaccorsi, dell’Ambasciatore argentino Thomas Ferrari, del’Ad di Invitalia Domenico Arcuri, Edith Gabrielli, Direttore del Polo museale del Lazio, Daniele Leonori, Vicepresidente della Regione Lazio, Carlo Cafarotti, Assessore al Turismo del Comune di Roma e Lorenzo Tagliaventi, Presidente Unioncamere Lazio.

Nel corso della manifestazioni ci saranno incontri aperti al pubblico, coi responsabili degli oltre 120 siti Unesco, giunti da tutto il mondo per farsi conoscere e per promuovere un nuovo turismo culturale, sostenibile e responsabile. Ad animare i panel ci saranno i più grandi protagonisti della cultura, dell’arte e della scienza, nonché esperti del settore, accademici e operatori del turismo impegnati in appositi incontri con investitori e tour operator. Tra gli altri parteciperà Francesco Rutelli (presidente Anica), Andrea Carandini (archeologo e accademico), Rita Borioni (storica dell’arte, cda Rai).
Sono oltre 100 i tour operator italiani e stranieri che incontreranno 70 buyer specializzati giunti da Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Scandinavi, Israele e, novità dell’edizione 2019, dalla Thailandia.

Paese ospite speciale dell’edizione 2019 del Salone sarà l’Argentina, grazie allo storico legame culturale che da sempre mantiene con il Lazio e la Città di Roma, intensificatosi negli ultimi anni per la presenza di Papa Francesco. Obiettivo del Salone è quello non solo di valorizzare e promuovere i siti e le città Patrimonio dell’Umanità, ma anche di offrire un’occasione di riflessione sulle politiche per il turismo e sui nuovi modelli di sviluppo sostenibile, a partire proprio dall’offerta del brand Unesco. Il nostro Paese, con i suoi 55 siti Unesco, è la nazione, insieme alla Cina, che ne ha di più.