Coronavirus a Londra, si inizia a ragionare sulla fine del lockdown: come potrà la Tube gestire i flussi garantendo il distanziamento sociale?

Il sistema di trasporto pubblico di Londra potrebbe non essere in grado di far fronte a un’impennata della domanda quando verranno revocate le misure di blocco: la preoccupazione è resa pubblica oggi da BBC, che cita un rapporto secondo il quale la Tube sarebbe “rapidamente sopraffatto” se si dovessero mantenere, come è più che prevedibile, le distanze sociali.

Il prospetto, inoltre, mette in guardia sull’ulteriore pressione che verrebbe esercitata sulla polizia, che potrebbe essere chiamata a gestire la folla e imporre restrizioni.

Stando sempre a quanto riporta il media britannico, la task force che si occupa del coordinamento strategico di Londra ha spiegato come il documento “non va visto come ciò che accadrà”, ma semplicemente prevede una gamma di scenari di pianificazione basati sulle attuali misure di allontanamento sociale.

La rete di trasporto di Londra, che conta circa 7000 dipendenti, avrà bisogno dalle tre alle quattro settimane per prepararsi alle misure necessarie dopo una riapertura. Secondo alcuni calcoli, il mantenimento di una distanza sociale di 2 metri ridurrebbe la capacità della metropolitana di Londra al 15% dei livelli normali e quella degli autobus al 12%. Se, poi, si tiene conto che la congestione del traffico potrebbe aumentare se le persone decidessero di usare la propria auto, si verificheranno grossi problemi per portare tutti i bambini a scuola in autobus.

Un altro grosso problema messo in luce nel rapporto è la gestione della folla: potrebbero essere necessarie le forze di polizia per mantenere l’ordine e garantire le distanze sociali e la gestione delle code, il che metterebbe gli agenti “sotto pressione significativa”. Le soluzioni potrebbero essere decisioni su una strategia di apertura della scuola e sull’attività commerciale scaglionata o graduale.