Dopo Tarquinia, cambia tutto anche in Provincia? Cosa può succedere nel dopo Mazzola

Cambio della guardia doveva essere, cambio della guardia è stato: dopo aver lasciato la fascia tricolore di sindaco di Tarquinia a Pietro Mencarini, Mauro Mazzola ha passato il testimone anche in Provincia, dove dal 2015 ricopriva il ruolo di presidente. Tutto secondo programma, con le dimissioni ratificate dal consiglio in seduta straordinaria e le funzioni che passano in carico al consigliere più votato, l’ex sindaco di Canepina Maurizio Palozzi.

Le elezioni per scegliere il nuovo presidente si terranno il 17 e 18 settembre, ma è tutto da capire quello che, in questi tre mesi, può accadere per capire chi sarà il prossimo inquilino di Palazzo Gentili. Anche perché i risultati elettorali hanno mischiato, e non poco, le carte in tavola, con il PD che ha perso posizioni importanti, a partire proprio da Tarquinia passando per Ronciglione. Ma neanche il centrodestra ha i numeri per eleggere un proprio esponente, il tutto mentre sembrano ai minimi storici i rapporti PD-Mori e con, sullo sfondo, la situazione politica viterbese. Un guazzabuglio, insomma, da risolvere nella calda quiete dei mesi estivi.

“Il mio ringraziamento sincero va a tutto il personale – ha salutato intanto Mazzola – che si è prodigato per fa sì che la macchina amministrativa potesse comunque andare avanti, nonostante le tante criticità che caratterizzano un momento di transizione aggravato da un vuoto normativo oramai insostenibile”.