I giochi e il tempo libero degli Etruschi

Per molto tempo si è ingiustamente si sono descritti gli Etruschi come popolo lugubre, basandosi su quelli che erano i ritrovamenti archeologici più importanti rinvenuti in Toscana, nel Lazio e in Umbria: i complessi funerari etruschi. La popolazione etrusca onorava i morti con tombe imponenti e affrescate, gioielli, tesori di vario genere e oggetti della vita quotidiana che ci hanno raccontato nel dettaglio come si svolgeva la vita della celebre popolazione italica. Gli Etruschi in realtà amavano molto lo svago. La maggior parte delle loro vita sociale era improntata al divertimento, al movimento, allo sport, alla danza e al gioco.

Si dedicavano al gioco con particolare interesse, precedendo i moderni su tantissimi fronti. Avevano assunto molte usanze greche e a loro volta le hanno trasmesse ai latini. Sappiamo che nelle situazioni più conviviali amavano quelli che oggi definiremmo “giochi alcolici”. Ad esempio, un gioco alcolico molto caratteristico degli Etruschi era quello che gli antichi greci avrebbero definito “Kottabos”. L’obiettivo della sfida era quello di affondare in un recipiente d’acqua quanti più gusci d’uovo possibile, spruzzandoci contro del vino. In alternativa, si spruzzava anche vino contro un piattello sostenuto da un’asta di bronzo, sempre con il fine ultimo di farlo cadere.

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Ora molti di questi giochi potrebbero sembrarci lontani e inattuali. Oggi, l’evoluzione di Internet ha completamente cambiato il nostro rapporto con l’intrattenimento, compreso, ovviamente, il mondo dei giochi. L’offerta e la varietà aumentano con ogni innovazione tecnologica, e questo riguarda anche i giochi più tradizionali. Basti pensare al grande successo delle versioni digitali di giochi da tavolo come gli scacchi online, dove anche giocatori professionisti come Magnus Carlsen giocano partite contro altri giocatori. Oppure pensa a opzioni come il poker online su siti specializzati, che consentono ai giocatori di partecipare a partite singole o a interi tornei di questo gioco di carte in tutte le sue varianti. Allo stesso tempo, queste e altre opzioni di gioco sono generalmente disponibili nel browser, ma offrono anche applicazioni per smartphone dedicate e supportano persino nuove tecnologie come la realtà virtuale. Tuttavia, nonostante tutte queste innovazioni e differenze, le regole e i meccanismi sono generalmente gli stessi di decenni e persino secoli fa.

Ad esempio, ai tempi degli Etruschi, in molti si intrattenevano con il filetto e con l’antenato della battaglia navale. Praticavano anche giochi da tavola più complessi, come quello che i romani chiameranno poi “Tabula lusoria”, una sorta di antenato della dama e degli scacchi. Gli Etruschi si dilettavano anche con un antico equivalente del modernissimo “Beer Pong”. Lanciavano una pallina verso tante coppe di vino, chi riusciva a centrarne una, beveva. Numerosi reperti ci hanno anche testimoniato che gli etruschi erano soliti giocare a dadi. Questi solitamente erano costruiti in bronzo o in osso ed erano molto simili, se non del tutto identici, a quelli che usiamo anche noi oggi.

Inoltre, una parte molto importante del tempo libero etrusco era occupato dallo sport. All’epoca non si parlava strettamente di sport, ma più di sfida, di “agon” secondo il termine greco. Anche in questo caso, le attività sportive praticate erano molto moderne. Si trattava infatti di salto in lungo e di salto con l’asta, del lancio del disco e del giavellotto, di pugilato, e non solo. Come avverrà poi per i romani, e come avviene ancora oggi, lo sport per gli etruschi aveva una fortissima valenza sociale. Le sfide sportive erano eventi che radunavano tutta la popolazione e mettevano in contatto diretto diversi strati della società, addirittura le donne con gli uomini. Le donne etrusche, infatti, sembrano godere di molta libertà e autonomia rispetto alle altre donne del loro tempo. Partecipavano come spettatrici alle competizioni sportive e prendevano parte a numerose feste.

In generale, le attività di svago degli Etruschi erano fortemente basate sul senso di competizione. Erano l’occasione per mostrare alla società la propria forza, la propria abilità e il proprio coraggio. Non solo, servivano anche per dimostrare la prontezza della propria mente e de proprio ragionamento. Passano i secoli, ma infondo le cose non sono cambiate molto. Oggi nel gioco e nel tempo libero continuiamo a cercare in modi diverso le stesse cose. Cambiano le epoche, gli usi e le civiltà, ma gli uomini del passato ci restano sempre più vicini di quanto siamo soliti immaginare.

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