#londadichico arriva anche a Tarquinia per chiedere giustizia per Chico Forti

di Fabrizio Ercolani

“L’onda di Chico” arriva anche a Tarquinia. Nasce per iniziativa di Maddalena Narduzzi un comitato con il preciso intento di aiutare l’ex campione internazionale di wind-surf nella sua causa di giustizia. Obiettivo primario quello di raccogliere testimonianze dirette sulla figura di Chico Forti, anche perché grazie alla sua passione per il wind-surf era un assiduo frequentatore delle spiagge tarquiniesi ed in particolare del bagno Nando.

“Tarquinia era la zona dove lui veniva a praticare la sua attività sportiva circa trenta anni fa – spiegano i promotori – Stiamo contattando tutte le persone che condividevano la sua stessa passione e si allenavano con lui. Tutto questo perché chiediamo giustizia per Chico: Tarquinia ci sta”. Proprio in queste ore è stato esposto, e vi resterà per un mese, un grande manifesto in Via delle Rose recante la scritta «giustizia per Chico Forti» allo scopo di sensibilizzare i cittadini ad appoggiare la causa.

La storia giudiziaria di Enrico Forti, alias Chico, ha avuto inizio più di venti anni fa, quando le autorità statunitensi lo hanno ritenuto colpevole dell’omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike con cui Forti stava per entrare in affari. Chico si è sempre proclamato innocente ed estraneo ai fatti e da venti anni si trova detenuto in un carcere di massima sicurezza, a suo dire ingiustamente. Il caso è tornato alla ribalta grazie ad un servizio del programma Le Iene, che sta indagando su possibili errori giudiziari.

Tutta l’Italia, forte anche della risonanza al caso dovuta all’interessamento della trasmissione “Le Iene” si sta mobilitando per Forti che da dietro le sbarre ha inoltrato una lettera a Marco Mazzoli, speaker di Radio 105, il quale ha letto la missiva nel corso di una trasmissione andata inonda a metà febbraio. Nella lettera il ringraziamento di Forti è a tutti i connazionali che lo stanno sostenendo dall’Italia: negli stadi, per le strade, ma anche sui social il suo nome e la sua immagine associate alla richiesta di giustizia campeggiano trovando approvazione pressoché unanime.

Intanto una buona notizia arriva da Roma: Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha incaricato ufficialmente l’ambasciatore italiano a Washington di mettersi in contatto con il governatore della Florida, Ron De Santis, per ottenere l’approvazione al trasferimento di Chico e avviare immediatamente le pratiche previste. C’è anche una pagina Facebook per seguire la vicenda e la mobilitazione italiana per Chico che conta più di 125mila followers.