Moscherini, ad un anno dal voto giudizio negativo sull’amministrazione: “Fossi Mencarini me ne andrei!”

gianni moscherini(s.t.) “Innanzitutto, voglio rassicurare tutti, nemici in primis: sto benissimo, e le mie condizioni di salute anzi migliorano costantemente, anche grazie alle stupidaggini che vengono messe in giro”: il clima caldo che ricorda quello della campagna elettorale dello scorso anno fa ritrovare la verve a Gianni Moscherini, che a dodici mesi esatti dal primo turno – che lo vide conquistare a sorpresa il ballottaggio a Tarquinia contro Pietro Mencarini – torna a convocare una conferenza stampa. Iniziata, appunto, col sorriso: “Ho sentito tanti gossip sulla mia salute, ma niente di vero: sto solo rifacendomi i denti, ma perché provo invidia per quelli di Berlusconi!”.

Scherzi a parte, due sono i punti all’ordine del giorno della chiacchierata con la stampa: il primo un giudizio, che si rivelerà del tutto negativo, sul primo anno di amministrazione Mencarini (“e penso sia ora di iniziare a parlarne, già che i problemi sono aumentati, invece di diminuire”), l’altro la presentazione delle iniziative del ritrovato Cantiere della Nuova Politica.

“Ad un anno dal voto, credo sia giusto aprire un dibattito di analisi su quanto fatto da quest’amministrazione, – esordisce Moscherini – che in campagna elettorale si presentava come quella del cambiamento, del rinnovamento dopo dieci anni di “dolce far niente”: ma francamente, e di amministrazioni di vario genere credo di averne viste negli anni, una situazione peggiore di questa non ricordo d’averla mai vista. Un giudizio che davvero non mi aspettavo così negativo, in perfetta continuità con la precedente amministrazione”.

E proprio su questo tema Moscherini batte con più insistenza: “A Tarquinia il potere va per gruppi di famiglie, e la mia sconfitta elettorale nasce dall’accordo guidato da vari personaggi, da Tajani al Vescovo, per evitare l’arrivo dell'”invasore” forestiero. Ne è uscito una sorta di trasformismo – tutti assieme per non far vincere me – che non è né nero, né rosso: è grigio, e grigio è il peggiore dei colori. Ed infatti non sta portando amministrativamente a nulla: se non alle feste, in cui sono obiettivamente eccezionali: tanti eventi nei quali, tornando al discorso delle famiglie, nella gran parte dei casi a servire la birra sono sempre gli stessi, alla faccia della ripartizione del benessere tra tutti”.

“Il risultato è che, in un anno di amministrazione, l’unica cosa che si ricordi sono le dimissioni del vicesindaco, delle quali ancora non ci hanno spiegato le reali motivazioni, tanto da disertare un consiglio comunale che prima hanno tentato di non convocare. – rincara Moscherini – I negozi continuano a chiudere, la città è economicamente in ginocchio, e si parla solo di ragazzate! Tutti in campagna elettorale parlavano di incentivare il turismo, ad esempio, ma ad oggi non vedo alcun progetto per il turismo marittimo, in una città che ha oltre venti chilometri di spiaggia e ne ha sì e no tre attrezzati, e pure male”.

“Per non parlare di San Giorgio: – prosegue toccando un altro tema che fu al centro delle discussioni pre elettorali – è dal 1964 che il Comune non fissa le regole per lo sviluppo di un’area bellissima. E ora demoliscono i manufatti, dichiarando abusive strutture per le quali i proprietari sino ad ora hanno pagato le tasse al comune: ho già visto delle persone piangere, persone che si erano costruiti con i propri soldi e il proprio lavoro quelle case. Il tutto, senza che nessuno parli del futuro dell’area: San Giorgio è il macroscopico emblema di un anno di amministrazione in cui si è fatto nulla; anzi, forse qualche danno”.

Insomma, con questa amministrazione, Moscherini vie d’uscita per il paese pare non vederne. Così, se gli si chiede quale è stato il più grave errore di Mencarini in quest’anno, risponde senza esitazioni: “Essersi prestato alle insistenze di terze persone accettando la sua candidatura: secondo me è stato quasi “costretto” a dire sì”. Ancor più lapidario se gli si chiede cosa farebbe, al posto del sindaco attuale, per invertire la rotta: “Semplice, me ne andrei! Anche perché io apprezzo come Mencarini stia combattendo contro le difficoltà, anche di salute, e gliene do atto, ma se entro qualche mese la situazione politica non dovesse migliorare, fossi in lui me ne andrei, anche per il suo bene”.

Una apertura, però, Moscherini la concede quando parla delle attività che il Cantiere delle Nuova Politica sta portando avanti, annunciando delle iniziative pubbliche a breve per presentarle. “Un gruppo di lavoro sta elaborando una proposta per ristrutturare Porto Clementino ed abbinare, ad esso, un porticciolo moderno, con spazio anche per l’attracco di una nave da crociera di media dimensione, sfruttando anche l’area delle saline per riattivare la produzione del sale e prevedere uno spazio dedicato alla talassoterapia. Un altro, invece, lavora alla creazione di una Fondazione Tarquinia Capitale dell’Etruria, per favorire il dialogo tra la città ed il mondo etrusco storico, pensando anche ad un marchio per i prodotti agricoli del territorio: l’agroalimentare sarà il vero prodotto di pregio del futuro e Tarquinia ha nel sangue l’eccellenza dei prodotti agricoli”. Iniziative da cui l’amministrazione in carica non è certo esclusa a priori: “Magari volessero partecipare! – spiega Moscherini – Il Cantiere della Nuova Politica non ha bandiere, ma è composto da volontari che vogliono portare avanti idee e progetti per la gente di questo paese. Sin da ora il nostro lavoro è aperto a tutto e mira ad ottenere il più vasto interesse: quando presenteremo pubblicamente le nostre idee, con delle iniziative, naturalmente l’amministrazione sarà invitata, sperando voglia portare avanti con noi questi progetti”.

La chiusura è dedicata al gossip politico: “Non sono tra quelli che crede che questa amministrazione finirà presto”, chiarisce subito; poi, ad apposita domanda, chiarisce un altro tema: “Ho sentito di molti pettegolezzi senza significato  che parlano di miei incontri e manovre per la figura di Alessandro Giulivi. Sono gossip, lo ripeto, senza senso. Poi chi è stato sindaco in precedenza, o il fratello che magari vorrebbe esserlo, sono assolutamente legittimate a pensare di voler proporre le proprie figure come candidati”.