Polemica all’Università Agraria di Tarquinia: Leoncelli replica alla maggioranza

Riceviamo da Maurizio Leoncelli e pubblichiamo

La mia perplessità continua ad aumentare dopo aver letto l’ultimo articolo apparso sulle testate giornalistiche locali nel quale il Presidente Borzacchi e i sopravvissuti della maggioranza plaudono al proprio lavoro definendo il mandato politico sino ad oggi compiuto addirittura “ottimo”.

Mi domando se ci sia una sorta di mondo parallelo nel quale vive l’amministrazione Borzacchi oppure se l’unica cosa sulla quale dimostra di avere capacità è raccontare favole.

Prima di replicare sulla reale situazione dell’Ente, che credo sia ormai a conoscenza dei più, vogliamo precisare al Presidente Borzacchi che a distanza di due anni e mezzo dalla sua elezione ancora non ha chiara la differenza tra politica e gestione, nonostante sia stato spiegato nel corso di questo periodo più e più volte. Ciò di cui si vanta il Presidente è mera gestione affidata ai dipendenti dell’Ente che con responsabilità hanno fatto il proprio lavoro che troppo spesso viene usato da questa Amministrazione come merito proprio.

Il fermo amministrativo del pickup, ormai leggenda metropolitana, è stato possibile non per le portentose capacità di questa Amministrazione ma semplicemente perché, su indirizzo del Consiglio di Amministrazione, si è aderito alla definizione agevolata nel 2018, adesione che ha consentito di sbloccare il fermo amministrativo che non è frutto della mala gestione dell’amministrazione precedente verso il quale il Presidente punta sempre il dito. L’Amministrazione precedente si è dovuta occupare di sanare il debito emerso dall’accertamento della finanza del 2000 e del debito ICI risalente all’anno 1993-1994-1995, pari a circa 283.000,00, periodo nel quale l’assessore al bilancio era amministratore dell’Università Agraria di Tarquinia, messo in mora dal Commissario Ciufolini e successivamente dall’Amministrazione Rosati, e che è stato completamente saldato grazie al lavoro di collaborazione tra politica e gestione del Comune e dell’Università Agraria di Tarquinia.

Lei ancora si fa vanto di avere scelto di non percepire indennità ed altri emolumenti parlando di un forte risparmio a favore della collettività, ci può indicare come ha utilizzato il risparmio?

Il funzionamento dell’ascensore è un fatto meramente tecnico ed è stato fortunato a trovarsi nel momento della fine dei lavori e del collaudo che ne ha consentito l’utilizzo, ma ci dica Presidente Borzacchi cosa se ne fa un Ente oggi dell’ascensore visto che Lei e gli assessori non ricevete l’utenza, siete distrattamente presenti all’Ente e non si fanno Consigli se non per le surroghe dei suoi consiglieri di maggioranza?

Appunto Presidente Borzacchi la politica, quella che in maniera seria facevano le Amministrazioni da lei additate continuamente per nascondere il suo basso profilo politico e farsi grande del nulla o del lavoro di altri. Dobbiamo rammentarle che se oggi i terreni del “dominio collettivo”, a livello nazionale, caro Presidente, non sono più soggetti all’IMU è grazie al lavoro politico della precedente Amministrazione, Lei noto imprenditore cosa ha fatto per il mondo agricolo nei suoi due anni e mezzo di mandato?

Devo farle presente che la vecchia politica ha ereditato un debito reale, non gonfiato, di oltre 2.000.000,00 di euro che ha fatto proprio senza infangare, trovando soluzioni vere e non proclamate per risolverlo (datio insolutum, esenzione ICI terreni collettivi, rateazione straordinaria con l’Agenzia delle Entrate). Dobbiamo spiegarle che se questa Amministrazione, ribadiamo grazie al lavoro tecnico e all’approvazione del Consiglio, ha aderito alla pace fiscale è proprio perché l’amministrazione precedente era in regola con i versamenti della rateazione straordinaria.

Devo far presente che nel 2018 è emerso un debito INPS dovuto a fattori gestionali e non politici che è confluito, sempre per il lavoro della gestione che se ne è assunta la responsabilità, nella definizione agevolata e nella rateazione con l’Agenzia della Riscossione delle Entrate.

Caro Presidente la politica è l’interesse della collettività e quando ci si fa eleggere Presidente di una Università Agraria, io la chiamo ancora così, si deve rispondere alla collettività programmando e tutelando gli interessi della stessa.

Progettualità, programmazione sono parole importanti che non abbiamo ancora trovato nel suo mandato né tantomeno nella sua attività politica, nonostante il Vice Presidente Tosoni parli di azioni incisive che sinceramente stento a trovare nella sua ottima amministrazione e addossare la colpa agli altri non rende migliore la sua azione.

Con riferimento alla relazione economica dell’Assessore Gianfranco Bastari, preso atto di quanto asserisce ma non potendo controbattere perché ad oggi non abbiamo avuto visione degli atti citati, rammentiamo che sta parlando di una gestione commissariale, che era il primo atto obbligatorio che doveva approvare questa Amministrazione e che avrebbe consentito di capire e di programmare interventi per il ripiano del debito e la programmazione futura dell’Ente, non sono stati approvati il consuntivo 2018 e soprattutto i bilanci 2019 e 2020, documenti appartenenti al mandato dell’ottima amministrazione Borzacchi; se come dice l’Assessore esiste una situazione debitoria, quando questa Amministrazione intende proporre all’attenzione del Consiglio un piano di risanamento per consentire , allora sì, una nuova fase dell’Ente?

Caro Consigliere Sacripanti la nostra azione politica come consiglieri di minoranza consiste nell’opposizione all’attività politica della maggioranza nei modi e termini che consente la norma. La domanda della sinistra era più che legittima e ritorniamo a chiedere a Lei, così informato, chi oggi ha il potere sostitutivo in caso di mancata approvazione dei bilanci? Forse la procura, in base alle norme del codice civile, alla quale si dimentica l’Amministrazione ci siamo rivolti per denunciare la condizione dell’ottima Amministrazione Borzacchi. Noi non strumentalizziamo, rilegga l’articolo Sacripanti e poi ne riparliamo, facciamo il nostro lavoro di opposizione, la democrazia è questa.

La domanda sorge spontanea: se il nuovo Segretario dell’Ente dott. Marcello Marian ha spiegato così dettagliatamente la necessità di approvare il nuovo Statuto che porti l’Ente al rispetto della legge 168/2017 perché è stato convocato con tanto solerzia un CDA per modificare quello vigente e non più “confacente” alle norme?