Real Tarquinia: seconda sconfitta e parecchi rimpianti

Seconda sconfitta stagionale per la squadra di Mister Mosconi. Gli amatori del Real Tarquinia in quel di Oriolo, su un campo in erba sintetica veramente bello, non riescono a cancellare la deludente prestazione di domenica scorsa.

Gli undici tarquiniesi iniziano comunque abbastanza bene, ordinati in campo, con un discreto fraseggio a centrocampo, ma con pochissime azioni da goal; una punizione di Guiducci che il portiere blocca in due tempi, un colpo di testa di Conversini di poco alto e una punizione di Lucidi che non impensierisce più di
tanto il portiere avversario. Di azioni subite poco o niente, Cerrotto non fa altro che dirigere la difesa ma nessuna parata degna di nota.

Nel secondo tempo inizialmente sembra la stessa musica, fino a quando, nell’unica azione da goal dei locali, in contropiede l’incolpevole Cerrotto viene trafitto. 1 a 0 e palla  al centro, l’evanescente Agostini viene sostituito da Agate e la squadra anziché provare a giocare palla a terra, preferisce il lancio lungo dove la difesa avversaria, ben piazzata, ha la meglio sugli attaccanti rossoblù.

Tre le occasioni sprecate nella ripresa: una da Conversini che in posizione leggermente defilata non riesce ad inquadrare la porta, una da Agate che, ben imbeccato, di sinistro manda al lato e una di testa ancora di capitan Conversini che sfiora l’incrocio. Nel mezzo tanti calci al limite del regolamento che spezzettano l’incontro a danno del Real Tarquinia. La girandola di sostituzioni da parte del Mister non porta risultati e anzi, è ancora l’Oriolo che in contropiede si fa pericoloso ma Petini, in netto ritardo, stende con un brutto fallo il malcapitato attaccante ma viene, misteriosamente, solo ammonito. Sterile e poco produttivo il forcing finale.

Commento finale: la squadra è parsa poco aggressiva e poco cattiva, da un punto prettamente sportivo. Nel secondo tempo il goal subito ha tolto tranquillità ai giocatori che si ostinavano al lancio lungo anziché dirottare il gioco in orizzontale sulle fasce e questo a portato gli attaccanti a vedere pochissimi palloni dei quali nessuno giocabile. Merita una citazione a parte il Capitano che pur febbricitante (37.5) ha giocato stoicamente il match fino alla fine.

Tex Willer