
Si è votato domenica 8 e lunedì 9 giugno per il referendum abrogativo su cinque quesiti riguardanti lavoro e cittadinanza. A livello nazionale l’affluenza definitiva si è fermata al 30,6%, ben al di sotto del quorum del 50% + 1 richiesto per la validità del voto: di conseguenza, i referendum non hanno effetto, a prescindere dall’esito nelle urne.
A Tarquinia affluenza al 26,2%, larghissima maggioranza per il Sì sui primi quattro quesiti
A Tarquinia ha votato poco più di un quarto degli aventi diritto: l’affluenza finale si è attestata tra il 26,16% e il 26,28% secondo i dati diffusi. Il risultato, pur senza effetti giuridici per il mancato quorum, mostra una chiara prevalenza dei voti favorevoli per i primi quattro quesiti, relativi a tutele sul lavoro, contratti a termine e responsabilità negli appalti: le percentuali del Sì oscillano tra il 90,50% e il 94,24%. Più contenuto, ma comunque maggioritario, il Sì al quinto quesito, che proponeva la riduzione del periodo di residenza per l’ottenimento della cittadinanza italiana, fermatosi al 67,50% contro il 32,50% di No.
A Montalto di Castro affluenza al 23%, il quinto quesito divide di più
Scenario simile a Montalto di Castro, dove l’affluenza si è fermata intorno al 23%. Anche qui i primi quattro quesiti hanno visto prevalere il Sì in modo netto, con percentuali comprese tra l’84,02% e l’86,17%. Il quinto quesito ha invece registrato un esito più bilanciato, con il Sì al 58% e il No al 42%.
