Tarquinia, Bacciardi: “Fontana Nova e ex mattatoio nel degrado, l’amministrazione intervenga subito”

Riceviamo dal consigliere comunale Renato Bacciardi e pubblichiamo

Nel primo pomeriggio di domenica 6 luglio 2025, durante una passeggiata intorno alle mura castellane, ci siamo recati presso Fontana Nova alla ricerca di un po’ di refrigerio.

Grande è stato lo stupore, tanto grande e pari all’indignazione, nel vedere il totale abbandono in cui versano sia il cantiere nell’ex mattatoio comunale sia l’area della fontana monumentale.

Il cantiere, come indicato nella tabella posta sulla recinzione ormai fatiscente, avrebbe dovuto aver il fine lavori almeno nei primi mesi del 2025. Qui, data la pressoché inesistente comunicazione da parte del proprietario, il Comune di Tarquinia, non sappiamo che genere di problemi si siano verificati o che tipo di impedimento sia giunto a fermare i lavori conclusivi.

Potremmo, con uno sforzo immaginifico per giustificare tale ritardo, tirare in ballo cause di forza maggiore, traversie burocratiche o altro ma, certo, tutto questo non esime l’amministrazione comunale a intervenire per ripristinare un minimo di ordine e decoro a ciò che oggi sembra un edificio bombardato e abbandonato.

Per quanto riguarda invece la fontana, con i suoi archi quasi millenari, non esiste alcuna giustificazione che possa attenuare le colpe dell’abbandono e dell’incuria e queste, tutte a carico dell’amministrazione. Viene quasi da ridere al ricordo del roboante annuncio del sindaco Sposetti a proposito di “Tarquinia candidata capitale della cultura 2028”. Chissà il sig. sindaco cosa intende per “cultura”? La cancellazione delle sue responsabilità come tutore e custode dei monumenti cittadini? Cultura come “giratrice di frittate”? Non sarà mica un sostenitore della cultura delle “romanelle taglia-nastro” all’ultimo minuto? Cultore della vergogna? Ce lo faccia sapere, per cortesia, anche tramite i suoi fidi, e perennemente orgogliosi del niente, consiglieri. Non prima però di aver provveduto ad una pulizia rapida e totale dell’area.

Sinceramente indignato
Renato Bacciardi