Tarquinia, Celli lancia la polemica sulle tariffe dei rifiuti: “Come l’amministrazione affronta un tema serio mostra i suoi limiti”

Riceviamo e pubblichiamo

“Questo è veramente il colmo, aumentano la tariffa dei rifiuti e la colpa è ancora della vecchia amministrazione”: Sandro Celli, ex assessore del Comune di Tarquinia, attacca l’attuale amministrazione comunale all’indomani del consiglio comunale che ha trattato anche della raccolta dei rifiuti e delle relative tariffe.

“Credo che ormai, dopo nove mesi, non sia più credibile nascondere le proprie incapacità, sempre e solo con la stessa tiritera che la colpa è sistematicamente di quello che ha fatto la vecchia amministrazione, ormai non ci crede più nessuno. – le parole di Celli – La realtà è che come affrontano un argomento serio che non sia una festicciola di paese dimostrano tutti i loro limiti. Ma la verità è che i numeri, privi di faziosità politica, certificano che dopo 4 anni in cui la TIA era sempre in diminuzione, quest’anno i cittadini di Tarquinia avranno in regalo, dai paladini dell’abbassamento delle tasse, un bell’aumento della tariffa sia sulla quota fissa che su quella variabile. I numeri dicono, inoltre, che non solo la raccolta differenziata è diminuita del 2% arrivando al 47% ma, cosa ancora più grave, questo non gli è bastato perché nelle previsioni del nuovo piano finanziario per la prima volta viene certificato con i loro numeri che l’anno successivo diminuirà ancora prevedendola al 46,3%. Assurdo ma vero, hanno coscientemente ed ingiustificatamente deciso e documentato di diminuire ancora la raccolta differenziata. In pratica hanno messo nero su bianco la loro inadeguatezza amministrativa che purtroppo pagheranno i cittadini di Tarquinia”.

“Sono incredibili – prosegue Celli – aumentano la tariffa però rassicurano i cittadini, dando notizie senza senso e facendone un minestrone incomprensibile. Le cose sono due o vogliono confondere chi legge per giustificare l’aumento o invece non sanno proprio quello che dicono, io penso che siano tutte e due le cose. Si sappia che il piano finanziario è sempre preventivo, ed è proprio su quello che va stabilita la tariffa che, per quest’anno, aumenterà senza se e senza ma. Parlano di reinvestire il risparmio dell’anno precedente nel servizio, ma questo è stato fatto tutti gli anni perché tra l’altro non è una scelta ma un obbligo di legge. Il massimo poi arriva quando affermano di aver ampiamente argomentato le scelte fatte sul piano dalla nuova amministrazione mentre la verità è che in merito non hanno praticamente proferito parola limitandosi a dare i numeri che certificano quello che stanno facendo. Adesso, solo dopo che gli abbiamo chiesto di applicare la tariffa corrispettiva, dove ognuno paga in funzione di quanto differenzia, visto che con l’entrata in vigore nel giugno 2017 del regolamento sui criteri di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti ora è possibile, annunciano che lo faranno mentre prima neanche la menzionavano”.

“Dicono di aver ritirato il capitolato del nuovo appalto da noi approvato ormai circa un anno fa perché aveva delle criticità – conclude Celli – ma questo non è vero, quel capitolato è ancora li esattamente come lo avevamo lasciato noi. Dicono che lo vogliono cambiare, allora lo facciano in fretta, ma la verità è che ancora non ne hanno ancora mai parlato neanche con gli uffici preposti. Speriamo lo facciano presto rivalutando le modifiche annunciate che ne annullerebbero l’efficacia. Ormai l’attuale capitolato, nato sperimentalmente è giunto al suo limite e se non parte subito il nuovo con la copertura del 100% delle utenze con il porta a porta e con l’applicazione, ora che si può, della tariffa corrispettiva, torneremo indietro in modo irreversibile”.