Tarquinia, il punto dell’IIS Cardarelli sulle attività dell’indirizzo turistico

Riceviamo dall’IIS Cardarelli e pubblichiamo

Quante attività al Turistico del Cardarelli! Da sempre la scuola ha come missione quella di aprire le menti, allargare gli orizzonti dei giovani e plasmare spiriti critici. È un obiettivo condiviso da tutti i gradi d’istruzione e dai vari indirizzi di studio. Le modalità e gli strumenti per farlo, però, possono differire. L’indirizzo “Turismo” dell’Istituto “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia persegue questa ambiziosa finalità ogni giorno e lo fa sia con le parole, sia con i fatti.

Le parole sono quelle delle quattro lingue curricolari previste nel curricolo dell’indirizzo: l’italiano, naturalmente, ma anche l’inglese, il francese e lo spagnolo. Quinto Ennio, letterato latino del III secolo a.C., era solito vantarsi di possedere tre anime perché era in grado di parlare tre lingue, il latino, il greco e l’osco. Il riferimento è a tre lingue classiche e antiche, ma il principio rimane valido: imparare una lingua significa acquisire la cultura del popolo cha la parla, implica intelligenza e apertura mentale. Proprio a questo punta l’Istituto Turistico.

I fatti sono invece quelli relativi alle mille occasioni di formazione extra-curricolare che vengono offerte agli allievi del Turistico dell’I.I.S.S. Cardarelli. Nel corso degli anni si sono moltiplicati i progetti legati al territorio, all’arte, alla cultura, alla letteratura italiana e straniera, per gli adulti e per i più piccoli (ad esempio le varie edizioni di Pagine a Colori, e della Magia del Natale).

Tra inumerosi percorsi,vediamo gli alunni impegnati in stage in agenzia di viaggi e strutture recettive, accoglienza turistica presso l’Infopoint, servizio di guida turistica al Museo Nazionale, ma anche nell’utilizzo delle nuove tecnologie applicate alla valorizzazione e alla comunicazione dei beni storico-artistici del territorio, come modelli tridimensionali di reperti archeologici, chatbot, blog, siti web.

Vengono inoltre costantemente coinvolti in prima persona nell’organizzazione di eventi culturali, quali il Cardarelli Austen Club, una serie di incontri svolti ad inizio 2020 e mirati alla visione degli adattamenti cinematografici dei romanzi della scrittrice Jane Austen, con successiva tavola rotonda presieduta da esperti di letteratura inglese. Un’iniziativa che ha coinvolto un’eterogenea platea di appassionati di lettura di ogni età, cittadini di Tarquinia, studenti, professori e lettori.

E non ultima, la partecipazione attiva alla rassegna Pagine a Colori, che solitamente vedeva gli studenti impegnati nel ruolo di accoglienza e guida per gli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado, mentre quest’anno, in un’edizione del tutto virtuale, li ha coinvolti nella creazione di audio-letture e recensioni, al fine di trasmettere anche a distanza la passione per la lettura per ragazzi, rendendoli protagonisti di uno dei principali eventi culturali della città di Tarquinia.

“In un momento così critico per il settore del turismo- dice la prof.ssa Rachele Centini, docente di lingua inglese e referente dell’indirizzo, -è di fondamentale importanza non fermarsi, ma riflettere su come ognuno di noi è chiamato a svolgere un ruolo attivo nella ripresa economica del nostro territorio, dalla vocazione turistica così marcata, secondo le proprie abilità e competenze ed anche con piccole azioni. Ed è proprio in quest’ottica che è in cantiere il nuovo progettoI luoghi del cuore, un concorso fotografico destinato agli alunni della scuola secondaria di primo grado, allo scopo di far conoscere e promuovere i luoghi del cuore degli studenti della Tuscia alla comunità intera”.

L’indirizzo Turistico dell’I.I.S.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia è dunque il posto giusto per tutti gli studenti che desiderano allargare i propri orizzonti e mettersi alla prova con nuove esperienze. Ma è anche il percorso di studi adatto a chi vuole conoscere da vicino il proprio territorio e la propria cultura. Riesce dunque ad incarnare perfettamente quello che solo le scuole migliori riescono a fare: dare ali affinché le menti dei giovani volino verso il futuro e la novità e, nello stesso tempo, insegnare ad amare la propria storia e le proprie radici.