Università Agraria, Marchetti: “Errore nell’importo del contributo Pac: 56mila euro sul bilancio dell’Ente”

Giovanni Marchetti ex Giove

Riceviamo da Giovanni Marchetti e pubblichiamo

“A causa di un errore sull’importo del contributo Pac, il bilancio dell’università Agraria registra una cifra pari a 56mila euro mai riscossa dall’Ente”. A darne comunicazione è il presidente di Civici per l’Agraria, Giovanni Marchetti, che ‘denuncia’ il caso in seguito all’ultimo consiglio di amministrazione. “In sede di approvazione di bilancio – ha detto il consigliere – ho fatto presente l’errore e mi è stato risposto che sarebbero seguite delle verifiche più approfondite. Nonostante ciò si è deciso di andare a votazione perché, secondo chi ci amministra: l’utile di esercizio non è impegnato in capitoli di spesa”.

“E’ opportuno sottolineare – continua Marchetti – che anche nel bilancio previsionale 2024 (presentato a novembre 2024) c’erano degli errori importanti sulle spese delle cartelle esattoriali ma si è soprasseduto perché appunto il bilancio era “previsionale” e quindi non vincolante. Questo significa che la contabilità dell’Ente non è affidabile e, come avvenuto in passato, con gli anni potrebbero verificarsi le stesse problematiche che hanno portato l’Agraria sull’orlo del fallimento”.

“Con l’amministrazione Borzacchi – conclude il consigliere – si erano introdotte delle consulenze amministrative esterne (dott. Bagarani e segretario) grazie alle quali con fatica si era ripristinata una contabilità corretta e veritiera. Ora queste figure sono state tolte per risparmiare sulle spese senza però specificare che più o meno le stesse risorse verranno impiegate per gli stipendi che i consiglieri amministratori si sono reintegrati con apposita delibera.

Questo è il fatto più eclatante, ma possiamo anche dire che è stato acquistato un toro maremmano all’asta per la cifra record di 4200 euro mentre negli anni passati sono stati acquistati capi a cifre nettamente inferiori. L’Ente non ha ancora partecipato a nessun bando regionale o comunitario per sostenere interventi strutturali, in compenso la pagina Facebook è diventata una vetrina per gareggiare a chi indossa meglio la fascia verde.

L’Agraria è proprietaria di un vastissimo territorio boschivo che deve tutelare e salvaguardare perché è patrimonio della collettività. Al momento non solo non è stato fatto nessun intervento ma non esiste neanche un progetto in proposito (staccionate fatiscenti, pascolo non controllato, tagli boschivi che vengono effettuati senza che nessun dipendente dell’Ente sia incaricato e responsabile di controllare gli interventi). Forse è arrivato il momento di proporre progetti seri e strutturali per il bene dell’agraria e per una gestione più oculata e consapevole.