Vitorchiano celebra l’8 marzo, Giornata internazionale della donna

Riceviamo e pubblichiamo

In occasione dell’8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna, il Comune di Vitorchiano ha deciso di intitolare due spazi pubblici, ancora privi di nome, a Rita Levi Montalcini e Maria Montessori. L’iniziativa è stata possibile anche grazie alla sollecitazione di alcune studentesse e l’omaggio a queste due straordinarie donne, che si sono occupate proprio di sapere e istruzione, sottolinea l’importanza di cultura ed educazione nel rendere liberi.

L’8 marzo è un giorno che celebra il lungo percorso di lotta che è stato necessario per conquistare importanti diritti civili per le donne. Nel corso della storia le donne hanno portato avanti molteplici rivoluzioni per raggiungere la parità in tutti i campi, a partire dalla politica (con il diritto al voto), passando per l’economia fino ad arrivare al mondo del lavoro. Ci sono state violenze e forti discriminazioni, che man mano si stanno superando anche se ancora c’è molto da lavorare perché in molti paesi la parità è ben lontana dall’essere stata raggiunta. Inoltre c’è molto da fare anche per mantenere quei diritti acquisiti per i quali tanto si è combattuto, come per la legge 194 sull’aborto, continuamente sotto attacco, e per gli altri ancora da conquistare come la parità salariale.

“L’augurio che mi sento di fare oggi a tutte le donne – afferma l’assessore Ester Ielmoni – è quello di non fermarsi e di continuare a combattere per i nostri diritti, sia quelli acquisiti che è necessario sempre difendere, sia quelli ancora da raggiungere. Lo facciamo per noi stesse, per le nostre amiche, per le nostre mamme e soprattutto per le nostre figlie”.

“Quest’anno il nostro pensiero – aggiunge il sindaco Ruggero Grassotti – non può che rivolgersi alle donne dell’Iran, le quali hanno intrapreso la loro battaglia verso la libertà e la vita, come recita lo slogan che sta facendo il giro del mondo, ancor di più in questi giorni con la notizia delle studentesse che sarebbero state avvelenate per impedire loro di andare a scuola. Non solo come sindaco ma anche come insegnante, ciò mi ha toccato particolarmente. Scuole e università sono i luoghi in cui nasce il dissenso in Iran e chiuderle, come hanno fatto i talebani in Afghanistan, è un metodo di repressione intollerabile. Istruzione significa libertà e le intitolazioni di due spazi di Vitorchiano a Rita Levi Montalcini e Maria Montessori vanno in questa direzione”.