#Tarquinia2017 – Moscherini: “Porto, attracco crociere e ocenario combinano sviluppo turistico e culturale”

È uno dei punti chiave – ma anche tra i più discussi e chiacchierati – del programma elettorale di Gianni Moscherini: tanto che il progetto per un porto turistico con attracco per navi da crociera ed annesso oceanario ha meritato, da parte dell’ex sindaco di Civitavecchia, una conferenza stampa assieme all’architetto Antonio Luxardo ed all’ingegner Franco Zanello.

“È un progetto realizzabile che coniugherà lo sviluppo turistico con quello culturale – esordisce Moscherini – Naturalmente non cercheremo né intendiamo attrarre navi enormi di ultima generazione, ma navi da due-tremila passeggeri, più un 50% di marittimi, che in pochi considerano ma che portano grosso indotto. Il tutto, offrendo al mercato nautico un porto turistico da 600 posti barca, proprio di fronte a quella che io chiamo Tarquinia Beach”.

“L’opera tra l’altro avrà effetti non solo economici – le parole di Luxardo – ma anche sull’ecosistema, permettendo, se ben realizzata, la formazione di una fauna e flora particolari. E, valutando bene con la tecnologia ed i software, garantirà una lotta all’erosione costiera”.

E per Moscherini non c’è problema per la realizzazione o per l’attracco: “Abbiamo già studiato tutto, abbiamo le batimetrie e sono in contatto con Alberto Noli, uno dei maggiori professionisti europei. Si può già progettare l’area per l’oceanario, l’invaso del porticciolo, con un fondale profondi cinque/sette metri, poi si arriva al punto dove si prevede l’attracco della nave da crociera, per il quale sono sufficienti 10, massimo 12 metri di profondità. La struttura arriverà sino a dove il fondale non diventa abbastanza profondo”.

Capitolo oceanario. “O sarebbe meglio chiamarlo Polo Italian Fashion – esordisce l’ingegner Zanelli – dove confluiranno i maggiori brand italiani, area divertimenti, area food, area merchandising, polo velico, sala convegni, cinema 4d, auditorium e centro benessere”. “Sarà il più bello del mondo – prosegue Moscherini – siamo già in contatto con specialisti che hanno fatto altre cose, tipo l’oceanario di Genova. E per le professionalità che serviranno, le formeremo a Tarquinia, garantendo occupazione”.

Ma come garantire questi investimenti? “Verranno dai privati – chiarisce Moscherini – Sono privati coloro che investono per il porticciolo, sono privati gli armatori con i quali faremo un accordo per far approdare una nave da crociera giornalmente e sono privati coloro che costruiranno l’oceanario. Chi è quell’imprenditore privato a cui tu offri un’opportunità del genere in un posto meraviglioso come questa area e che se la lascia sfuggire? Non abbiamo fatto il libro delle favole, ci sono investitori del settore, con i quali siamo in contatto, pronti a venire qui a Tarquinia”.

“Ed anche dalla Cina, con cui sono spesso in contatto – ribadisce Luxardo – ci sono imprenditori pronti ad investire in Italia, che non lo fanno perché sin qui non trovano idee, progetti e garanzie”.