Trova una fede e, grazie all’anagrafe, la restituisce alla proprietaria: da Tarquinia una storia a lieto fine

Una brutta scoperta: aver smarrito la fede nuziale. È quanto accaduto, nei giorni scorsi, a Francesca, signora di Tarquinia che si è resa conto di non avere al dito l’anello scambiatosi, con suo marito Antonio, il giorno delle nozze.

Un episodio che, evidentemente, genera tristezza ed amarezza. Ma quando il destino è favorevole, accadono cose impensabili. E così, accade che un concittadino – Luigi – trovi in città l’anello smarrito che, come in fondo avviene nelle più celebri saghe, all’interno riposta un’incisione. In questo caso, però, a differenza de Il Signore degli Anelli, non serve infuocarlo per leggerla, e così in breve Luigi capisce che, dalla data in esso incisa, può provare a risalire al possessore della fede e, magari, riuscire a restituirla.

Ad aiutarlo nella ricerca, è l’ufficio anagrafe di Tarquinia, che verificando chi fosse convolato a nozze nel giorno indicato sull’anello, ha indirizzato Luigi dalla legittima proprietaria, davvero grata al suo concittadino e felice di veder così scritto il lieto fine sulla vicenda.